
REGGIO CALABRIA Al fine di individuare ulteriori correi all’azione estorsiva, nel mese di agosto 2017, è stato avviato un monitoraggio investigativo nei confronti degli operai presenti in cantiere, riponendo particolare attenzione sul responsabile di cantiere, il quale aveva denunciato la notitia criminis alle Forze dell’Ordine solo tre giorni dopo la richiesta estorsiva, giustificando tale ritardo con la necessità per il direttore tecnico e procuratore speciale della PA.E.CO. S.r.l. di confrontarsi con il proprio legale di fiducia. Tuttavia, le risultanze investigative consentivano di appurare come il reale motivo dell’indugio andasse ricercato nel tentativo da parte dei rappresentanti dell’impresa PAECO S.r.l. di interessare esponenti, o comunque, soggetti vicini alla criminalità organizzata reggina, per far fronte alla richiesta estorsiva mediante “aggiustamenti interni”, tipici degli ambienti mafiosi. Nello specifico, le emergenze investigative hanno evidenziato come i gestori dell’impresa PAECO S.r.l., attraverso il responsabile di cantiere, abbiano investito della questione Emilio Angelo Frascati, individuandolo quale referente di zona della ndrangheta cui affidarsi per intercedere con i vertici della cosca Libri per risolvere la questione estorsiva. Seguendo tale direttrice, le investigazioni si sono concentrate sulla figura di Emilio Angelo Frascati, al fine di delineare la sua partecipazione all’articolazione di ‘ndrangheta dei Libri, prendendo in esame sia le risultanze tecniche circa il suo intervento, nella veste di intermediario, nella suddetta vicenda estorsiva, sia analizzando il contributo dichiarativo proveniente da molteplici collaboratori di giustizia. Il suddetto Emilio Angelo Frascati è figlio di Antonino Frascati, condannato in via definitiva per il reato di associazione di tipo mafioso, quale partecipe della cosca Libri, consorteria che detiene l’egemonia criminale ove insisteva il cantiere della PA.E.CO. S.r.l. (News&Com)