(AGENPARL) – lun 07 novembre 2022 “Qualità dell’aria: il punto non è che i cittadini devono spegnere il caminetto, a noi interessa che lo rendano più efficiente e meno inquinante. La Regione deve cambiare le modalità di erogazione delle risorse per intercettare più persone possibili. Altopascio farà la sua parte: parte la raccolta dati dei cittadini che hanno bisogno di ammodernare gli impianti”
Intervento del sindaco di Altopascio, Sara D’Ambrosio
“Qualità dell’aria e riduzione Pm10: è necessario che la Regione vari misure efficaci per consentire davvero alle persone di sostituire o ammodernare caminetti e impianti di calore. Il punto non è che i cittadini devono spegnere il caminetto: a noi interessa che lo rendano più efficiente e meno inquinante”. Lo dice il sindaco di Altopascio, Sara D’Ambrosio in seguito all’entrata in vigore dell’ordinanza (firmata dai sindaci della Piana di Lucca e della Valdinievole) che impone, fino al 31 marzo 2023, il divieto di bruciare all’aperto, di utilizzare generatori di calore a biomasse con classe di prestazione emissiva inferiore alle ‘tre stelle’ (cioè i caminetti aperti) e quindi anche di accendere i caminetti con le sole eccezioni per le abitazioni che non hanno altre forme di riscaldamento.
“La Regione Toscana – spiega – deve prevedere investimenti importanti e deve concentrarsi sulla necessità di fare, insieme ai Comuni, un grosso salto di qualità, che passa per tre punti principali: la conoscenza delle cose, che quindi crea consapevolezza nelle persone e dà credibilità anche rispetto all’urgenza di agire. E, appunto, le azioni concrete. Noi abbiamo fatto tre proposte alla Regione Toscana e lavoreremo affinché possano andare in porto: l’assessora regionale Monni ha annunciato che metterà a disposizione dei 14 Comuni della Piana di Lucca e della Valdinievole 15 milioni di euro. Risorse da spendere presto e da spendere bene, a nostro avviso attraverso tre azioni/incentivi: 1) efficientamento dei camini, per chi ha redditi bassi, attraverso la cessione del credito direttamente a chi installa i nuovi impianti oppure, per chi ha redditi più alti, attraverso l’erogazione dei contributi per coprire in quota parte l’investimento fino a un massimo stabilito; 2) investire e incentivare l’installazione dei pannelli solari per chi vuole togliere il caminetto, facendo anche un lavoro coordinato con la Soprintendenza e con il Ministero soprattutto rispetto alle abitazioni che ricadono nel vincolo paesaggistico; 3) forte campagna di comunicazione e di conoscenza”.
“Oggi abbiamo il dovere di tutelare la salute e l’economia delle famiglie, senza penalizzare i più deboli – conclude D’Ambrosio -. Regione e Governo devono essere al fianco delle persone e dei Comuni, per risolvere realmente il problema e non scaricarlo sui cittadini”.
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