(AGENPARL) – Roma, 25 agosto 2022 – Quod demostrandum erat. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha avvertito la «fine dell’abbondanza» in Francia e in Europa, dovuta alle molteplici crisi causate in gran parte dalla gestione politica che stanno devastando il continente europeo.
L’avvertimento di Macron arriva in mezzo ad un crescente timore che sta assillando la vicina Germania, dove molti pezzi grossi della politica prevedono che il paese debba affrontare un futuro di tensioni sociali causate dalla perdita del potere di acquisto delle persone e che non riescono a riscaldarsi adeguatamente.
«La Germania ridurrà la sua dipendenza dalle risorse energetiche della Federazione Russa, ma un forte embargo potrebbe influire negativamente sul mercato del lavoro e sull’industria e portare a una crisi economica» lo aveva detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
In un discorso pronunciato mercoledì al popolo francese, Macron ha avvertito che l’abbondanza materiale e sociale a cui molti si erano abituati nel corso degli anni stanno ora scomparendo in tutto il mondo occidentale.
«Credo che ciò che stiamo vivendo sia dell’ordine di un grande cambiamento o di un grande sconvolgimento» ha affermato l’emittente BFMTV .
«Fondamentalmente, stiamo vivendo la fine dell’abbondanza, quella della liquidità a costo zero, quella dei prodotti e delle tecnologie che ci sembravano perennemente disponibili», ha continuato Macron.
«Di fronte a questo grande cambiamento, i nostri concittadini potrebbero reagire con grande ansia». ha detto, avvertendo i suoi colleghi che le condizioni economiche stavano dando maggiore forza ai cosiddetti «regimi illiberali».
Alla fine, ha implorato i francesi di «accettare di pagare il prezzo» per ciò che Macron ha descritto come «la nostra libertà e i nostri valori».
Ora bisognerà capire se il popolo francese risponderà effettivamente al suo appello in vista di un peggioramento della crisi energetica ed all’aumento dell’inflazione.
A riguardo Bloomberg Markets ha pubblicato un’intervista al CEO di BlackRock Larry Fink che ha avvertito che l’inflazione durerà probabilmente anni.
A peggiorare le cose per Macron, la sua nazione deve anche preoccuparsi dell’instabilità non solo nazionale ma a livello dell’UE, con inflazione e crisi energetica in corso che sono in gran parte dovute alle azioni dei burocrati amanti dell’agenda verde a Bruxelles e Strasburgo.
Mentre la guerra in Ucraina è senza dubbio la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la crisi energetica che sta affrontando l’Unione europea, in gran parte dovuta alle politiche sconsiderate per il clima attuate sia a livello statale che a livello di UE, con molti Stati membri che sono diventate dipendenti dalle esportazioni di energia russe e che ora non sono in grado di sostituire rapidamente
Ciò ha avuto un forte effetto a catena sul prezzo dell’energia nel continente europeo, dove persino le nazioni che non facevano affidamento direttamente sul gas russo sono costrette a pagarne il prezzo,
Ad esempio, si prevede che quasi il 70% delle persone in Irlanda cadrà in povertà energetica se le bollette nel paese raddoppiassero o fossero più, uno scenario che ora è tutt’altro che impossibile.
Nel frattempo, i paesi all’epicentro della crisi sono in condizioni molto più terrificanti con i politici in Germania che si aspettano di dover affrontare rivolte a causa della mancanza del gas durante l’inverno e che faranno sembrare a confronto le precedenti proteste contro il lockdown delle feste di compleanno per bambini.
Un funzionario è arrivato al punto di descrivere i membri del popolo che cercheranno di sfidare l’élite al governo del paese durante il periodo come i nuovi nemici dello stato.
Con una lunga serie di cattiva gestione politica che sta on ha ora affermato che il suo paese deve affrontare quella che chiama la “fine dell’abbondanza”, qualcosa che teme possa sconvolgere la stabilità della sua nazione.
Gli fa eco Ségolène Royal su Twitter «Fine dell’abbondanza”? Salari bassi + pensioni a fronte dei prezzi, 40% di figli senza ferie, studenti in grave precarietà, badanti in carenza… ci sono da molto tempo. ha lasciato “l’imprudenza”. L’unità attraverso la giustizia, la speranza e la pace, niente di meglio che parlare facilmente di paura? #Ukraine️»
A tutto ciò si aggiunge la siccità, la peggiore degli ultimi 500 anni a colpire l’Europa, dopo essere stata danneggiata dai prezzi record dell’elettricità.
Recentemente è stato pubblicato un nuovo preoccupante rapporto sulla dei raccolti in Europa, secondo Bloomberg , il monitoraggio delle risorse agricole dell’Unione prevede che i raccolti di mais potrebbero diminuire di quasi un quinto a causa della siccità.
Ricordiamo che già lo scorso marzo Macron aveva avvertito di una maggiore instabilità nel mercato globale dei cereali nel prossimo anno e mezzo a causa della crisi in Ucraina.
«La Russia e l’Ucraina sono grandi fornitori di grano», aveva detto Macron venerdì dopo il vertice di Bruxelles. «Le conseguenze [della crisi] arriveranno immediatamente e peggioreranno entro 12-18 mesi».
Ancora. Il FMI ha recentemente lanciato un grido di allarme sulla potenziale carenza di cibo, affermando che ci sono nazioni a rischio di disordini civili dovuti ai problemi di approvvigionamento.
Insomma, carenza di cibo, fertilizzanti e petrolio, la guerra russo-ucraina è diventata una guerra economica con il rischio di una grave recessione mondiale con tutte le conseguenti tensioni sociali, come più volte ho scritto.
Se l’Europa piange gli Usa non ridono.
Come ricordato ieri negli Usa 20 milioni di famiglie è in ritardo nel pagamento delle bollette dell’energia poiché i prezzi dell’elettricità aumentano e l’inflazione consuma i redditi, ha riferito Bloomberg , citando i dati della National Energy Assistance Directors Association (NEADA), che ha affermato che questo è il peggiore crisi che abbia mai documentato.
Tempo fa, il conduttore della FNC, Tucker Carlson, ha analizzato lo stato dell’economia e dell’inflazione degli Stati Uniti. Nella sua analisi ha detto che la situazione riguardava una crisi artificiale creata da coloro che l’hanno poi attuata a proprio vantaggio.
A volte sembra che la Politica, i burocrati ed interessi ‘particolari’ stiano portando l’Italia verso un «declino gestito» e questo sta accadendo da decenni, portando profitto per se stessi e non per il Paese.
Anche perché il ‘declino gestito’ è negativo per gli italiani normali, ma in realtà è molto gradevole e quindi ‘politicamente corretto’ se sei una delle persone che hanno tratto profitto dal declino…
Oggi circa 500 mila imprese italiane stanno rischiano di dichiarare fallimento a causa della crisi, ed anche dell’obbligo di versare i propri debiti fiscali all’Agenzia delle Entrate, entro pochi giorni, con sanzioni e interessi.
Il rischio per i 500mila imprenditori che dichiareranno il fallimento sarà quello di essere rinviati a giudizio per bancarotta?
Se dobbiamo dare ragione Carlson allora dovrebbe far pagare la crisi artificiale da coloro che l’hanno creata. Iniziamo a far pagare le bollette energetiche a Bruxelles…
Guerra in Ucraina, massiccio aumento del costo dell’energia, ritorno dell’inflazione, liquidità più gravosa, siccità, disoccupazione, e per ultimo la messa in discussione delle democrazia.
Le sfide che si accumulano impongono lucidità, preparazione e determinazione prima che arrivi il pessimismo.
La debolezza del nostro apparato produttivo dovrebbe essere l’argomento principale del dibattito pubblico, in quanto la situazione è grave.
Ciò che colpisce e fa indignare è la facilità con cui si hanno subito soluzioni miracolose, ovvie (banali), semplici, e quindi ovviamente non discutibili, a qualsiasi problema, sia esso politico, sociale, economico e tecnologico.
La complessità delle sfide che dobbiamo affrontare è tale da richiedere, al contrario, più modestia, lavoro, razionalità e condivisione dei punti di vista, necessariamente molteplici e variegati, a volte contraddittori, provenienti dal diversi attori della società, sulla comprensione dello stato reale e sulle possibili e realistiche risposte ai problemi individuati.
La verità è che bisognerebbe migliorare la salute del dibattito politico in Italia, che è scarsa, i cui sintomi si vedono ad occhio nudo…