
CATANZARO “La separazione dei Musei dalle Soprintendenze imposta dalla riforma Franceschini del Ministero Beni Culturali ha prodotto, tra l’altro, l’improvvisa indisponibilità dei locali dove ricoverare il materiale archeologico ‘prodotto’ giornalmente dalle attività di scavo e di survey”. Lo afferma Margherita Corrado senatrice del M5S e membro della Commissione Cultura al Senato. “I depositi annessi o comunque collegati ai Musei statali – aggiunge – sono rimasti a quelli, mentre le Soprintendenze hanno dovuto da subito inventare soluzioni estemporanee per continuare ad accogliere reperti, in assenza di spazi e di fondi per procurarseli e per adeguarli alla bisogna. Non sempre le soluzioni adottate hanno risolto il problema, se di problema si può parlare, posto che il continuo incremento di reperti mobili, ex lege patrimonio indisponibile dello Stato, non solo è il risultato atteso di attività di ricerca e controllo del territorio garantite dalla Costituzione ma dovrebbe segnalare un obiettivo raggiunto ed essere motivo di soddisfazione”. “Tra gli altri beni archeologici che continuano ad affluire alle Soprintendenze – afferma Corrado – c’è anche il frutto delle operazioni delle forze dell’ordine a danno di scavatori clandestini e trafficanti di antichità. Se nell’immediatezza i reperti sequestrati trovano spesso alloggio negli stessi tribunali le cui procure sono coinvolte, o restano nelle stazioni dei Carabinieri/GdF, dopo la sentenza che li assegna in via definitiva allo Stato, vengono consegnati alle Soprintendenze. Ciò aggrava il dramma della carenza di depositi”. (News&Com)