
(AGENPARL) – mar 26 luglio 2022 Silvestri (M5S) Doppio mandato, pilastro fondamentale, forse due-tre deroghe tipo Fico. Se lasceremo coalizione Lazio? Siamo a fine mandato non facciamo scelte scellerate, ancora cose da fare. Però PD non può definirci irresponsabili a livello nazionale e poi volerci dentro nelle regioni.
Francesco Silvestri deputato del Movimento 5 stelle è stato intervistato da Gli Inascoltabili sulle frequenze di New Sound Level di seguito le sue dichiarazioni:
“Il governo Draghi è caduto per delle motivazioni che non sono quelle dette realmente: io credo che ci sia stata la paura di mandare il movimento cinque stelle all’opposizione e anche il centrodestra pure dichiarando di voler dare la fiducia alla fine lo ha tirato giù”
“Il PD sta scegliendo questa ammucchiata tra Brunetta, Renzi, Di Maio, ecc hanno fatto una loro scelta mentre noi rimaniamo dove siamo con le nostre proposte che mettiamo sul piatto perché stiamo per affrontare un inverno durissimo ed abbiam bisogno di uno stato che stia vicino a chi non ce la fa ad arrivare a fine mese e a chi rischia di chiudere. Gli scenari sono questi per adesso”
“Mi assumo la responsabilità di quello che è successo, ma ricordo che il movimento non era determinante per la tenuta del governo. Potevano tranquillamente andare avanti senza noi visto che il super bonus non piaceva, il reddito di cittadinanza non piaceva, il salario minimo nemmeno a parlarne piaceva, sono state toccate tutte le nostre riforme perché non andavano bene. Noi ci prendiamo la responsabilità di aver messo queste proposte sul tavolo, di aver rivendicato che gli accordi non sono stati mantenuti, abbiamo il ministro degli esteri che ha definito il capo di uno dei partiti che sostiene la maggioranza ‘un pericolo per tutta la nazione’ senza che nessuno gli dicesse nulla. Se lo sono fatto cadere loro il governo per me perché hanno visto l’occasione elettorale ed hanno mandato un paese al voto”
“Già lo ha detto Beppe Grillo e Conte ha ribadito che i due mandati sono un elemento fondante del M5S. L’unica parte che Conte e Grillo stavano dibattendo era semplicemente per qualche piccola deroga, due o tre, come ad esempio quella del presidente Fico, è stato un mandato istituzionale quindi si rifletteva se dare due o tre deroghe a qualche elemento per una continuità storica parlamentare. Entrambi convengono che i due mandati sono un principio fondamentale del movimento 5 stelle, sono quelle cose che ti distinguono dal resto della politica. E credo che sia questa la direzione senza alcun dubbio”
“Se i pensiamo di lasciare la coalizione nel Lazio nel caso in cui il Pd confermerà di voler tagliar fuori il M5S dall’alleanza per le politiche? Stiamo parlando di una regione dove siamo a fine mandato, mancano pochi mesi comunque a marzo andremmo al voto nel Lazio, per pochi mesi nessuno fa scelte scellerate. Ci sono cose da chiudere e portare avanti in regione, i nostri due assessori stanno facendo un grande lavoro quindi andrà avanti. Il problema con il PD nasce dalle motivazioni, se uno dice di volere scelte diverse: tu vuoi dare il salario minimo a tutti io invece voglio fare un’altra cosa. Non sarebbe un problema perché a livello nazionale ci sono scelte differenti ma magari a livello regionale ci si compatta sui temi. Ma se tu dici che io sono un irresponsabile sapendo benissimo che non è vero, visto che ci siamo caricati il Paese per quattro anni pagandolo anche in termini elettorali. Se vuoi farmi passare per irresponsabile allora lo sono ovunque. E’ questo il problema della narrazione del PD che al livello nazionale mi dice che sono irresponsabile e poi a livello regionale mi vuole dentro. Anche qui andranno fatte delle riflessioni”.
“Se è ragionevole visti i temi, che i 5 stelle si rivolgano alla sinistra tipo De Magistris, sinistra italiana? Sì è possibile”
*NEW SOUND LEVEL – GLI INASCOLTABILI*