
CATANZARO L’operazione odierna giunge all’esito di complesse indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio e dal Sostituto Procuratore Santo Melidona, dalle quali è emerso che gli indagati dal 2016 avrebbero impiegato manodopera per lo svolgimento dell’attività di commercio della loro azienda sottoponendo otto dipendenti a condizioni di sfruttamento, corrispondendo loro retribuzioni in modo palesemente difforme dai contratti collettivi nazionali, violando la normativa relativa all’orario di lavoro e approfittando del loro stato di bisogno derivante dall’assenza di ulteriori opportunità occupazionali. In particolare, le dipendenti dell’esercizio commerciale sono state assunte con contratto part-time che prevedeva prestazioni lavorative pari a 20 / 25 ore settimanali per le quali venivano retribuite. In realtà le predette effettuavano 48/55 ore di lavoro a settimana, compresi anche i giorni festivi per i quali non veniva corrisposta alcuna indennità. Inoltre, venivano costrette a rinunciare alla metà dei giorni di ferie previsti ed alla 14^ mensilità attraverso minacce, in alcuni casi esplicite, di licenziamento laddove non avessero accettato tali condizioni. (News&Com)