(AGENPARL) - Roma, 25 Novembre 2025(AGENPARL) – Tue 25 November 2025 In occasione della *Giornata internazionale per l’eliminazione della
violenza contro le donne*, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico
rinnova il proprio impegno nella tutela, nell’assistenza e nella
prevenzione della violenza di genere e rende noti i dati relativi alle
attività svolte dalle strutture dedicate
Nel dettaglio, alla data del 24 novembre 2025 sono stati 41 gli
accertamenti relativi a sospetti episodi di violenza sessuale effettuati
dal Pronto Soccorso Ostetrico e dalla Medicina Legale.
Un trend che, pur con oscillazioni annuali (52 casi documentati nell’anno
2022, 33 nel 2024), non mostra una significativa riduzione.
Secondo i professionisti coinvolti, questo dato conferma la crescente
fiducia delle donne nei percorsi sanitari dedicati, capaci di garantire
accertamenti scientificamente fondati e multidisciplinari utili alla
verifica dell’abuso e alla documentazione richiesta dalle forze dell’ordine.
«Ciò non significa che tutto sia stato fatto, – afferma la professoressa
Antonella Argo, responsabile della Medicina legale dell’AOUP – il tema
della prevenzione dell’abuso è ancora aperto a molteplici soluzioni
operative. Il raccordo tra strutture ospedaliere, servizi territoriali,
agenzie di supporto, programmi di protezione immediata e percorsi di
recupero per gli uomini autori di violenza dimostra quanto lavoro sia
ancora necessario in un settore così delicato. L’analisi dei dati se da un
lato dimostra che sempre più donne si fidano dei servizi offerti,
dall’altro è indice del fatto che la violenza di genere purtroppo è un
fenomeno persistente, che necessita ancora di molti sforzi finalizzati a
mettere in atto piani educativi di prevenzione e contrasto del fenomeno e
che richiede sicuramente interventi mirati di sostegno e di supporto”.
L’AOUP partecipa sin dai primi anni 2000 alle diverse versioni del Progetto
Daphne, modello europeo di rete socio-sanitaria integrata, ritenuto
fondamentale per dare piena attuazione alle strategie di prevenzione
previste dalla Convenzione di Istanbul.
Ugualmente centrale è l’attività di sensibilizzazione della comunità e di
formazione multidisciplinare degli operatori sanitari, sociali e delle
forze dell’ordine.
«Il nostro lavoro nella rete ospedale–territorio – osserva la professoressa
Stefania Zerbo, referente aziendale della rete contro la violenza di
genere- è fondato su un principio irrinunciabile: *nessuna donna deve
affrontare questo percorso da sola*. Come referente della rete aziendale,
vedo ogni giorno quanto sia importante garantire risposte rapide,
coordinate e rispettose. La violenza di genere non è solo un fatto
individuale, ma un fenomeno complesso che richiede strumenti condivisi,
formazione continua e una forte collaborazione tra tutte le istituzioni
coinvolte. Il nostro obiettivo è costruire un modello di intervento sempre
più efficace, capace non solo di accogliere e proteggere, ma anche di
prevenire, educare e creare cultura. Perché la violenza si combatte
insieme, e la sanità ha un ruolo essenziale nel rendere questo cambiamento
possibile».
Un ruolo fondamentale nel percorso della rete contro la violenza è svolto
dall’Ambulatorio del Centro antiviolenza della Clinica Ostetrica e
Ginecologica che accoglie donne italiane e straniere con massima attenzione
e rispetto.
«La visita ginecologica finalizzata a valutare e documentare la violenza –
spiega il Professore Renato Venezia, direttore dell’unità operativa
complessa di Ginecologia – è un momento estremamente delicato, in cui è
necessario tener conto degli stati d’animo della donna, spesso segnati da
imbarazzo, vergogna, dolore e timore. Servono competenze cliniche e grande
sensibilità per tutelarne la salute fisica ed emotiva».
Il ginecologo, nell’immediata presa in carico, valuta e tratta eventuali
malattie sessualmente trasmissibili, monitora il rischio di gravidanza
indesiderata e fornisce, quando necessario, contraccezione d’emergenza,
garantendo una protezione completa e immediata.
La violenza di genere non è solo un’emergenza sociale, ma una sfida che
interpella profondamente le istituzioni sanitarie.
La Direttrice generale del Policlinico Maria Grazia Furnari dichiara: “Il
nostro impegno quotidiano è garantire a ogni donna un luogo sicuro, in cui
sentirsi accolta, ascoltata e protetta. Continueremo a investire nel
potenziamento dei servizi, nella formazione del personale e nella
cooperazione con il territorio affinché nessuna donna si senta sola. La
tutela della dignità e dell’integrità delle donne deve restare una priorità
assoluta del nostro sistema sanitario. La Direzione insieme al CUG, come
ogni anno, promuoverà all’interno dell’AOUP un’indagine per verificare il
rispetto delle pari opportunità ed eventuali casi di violenza di genere,
sia molestie sessuali che violenze psicologiche. Nella rete intranet
aziendale, a partire dal 1° dicembre, i dipendenti potranno compilare il
questionario, che sarà on line fino al 7 gennaio, in forma assolutamente
anonima per garantire la massima libertà di espressione. I risultati
saranno poi elaborati da una Commissione di esperti. Tra gli ambiti
dell’indagine vi saranno la qualità del rapporto tra donne e tra
uomini e donne sul piano professionale e umano, eventuali
episodi di molestie e violenze psicologiche, discriminazioni,
parità di genere, eventuali iniziative ritenute utili per la
promozione e tutela dei diritti delle donne”.
Dott.ssa Tiziana Lenzo
Ufficio Stampa e Social media
Azienda Ospedaliera Universitaria
Policlinico “Paolo Giaccone”
90127 Palermo
