
“In Aula al Senato sono stati appena bocciati due emendamenti del M5S a mia prima firma in sede di Legge annuale sulle pmi, che miravano a sostenere il tessuto economico-sociale, quindi i livelli occupazionali e la solidità delle imprese dell’hinterland tarantino. Innanzitutto, non è passata la mia proposta di garantire alle cooperative, ai consorzi e alle imprese della mitilicoltura operanti nel territorio di Taranto e provincia un parziale ristoro per gli effetti derivanti dai cali produttivi connessi alle perdite di seme causati dal cambiamento climatico, nonché per il pregiudizio economico derivante dalle misure di prevenzione previste dall’Ordinanza del Presidente della Giunta regionale n. 188 del 25 marzo 2016 e successive proroghe, recante ‘Misure sanitarie straordinarie di controllo del rischio per diossina e PCB nelle produzioni di mitili di Taranto’ ed, oltretutto, in ossequio alle azioni di bonifica riguardanti lo specchio acqueo, appartenente al demanio marittimo e posto in Taranto (Primo Seno di Mar Piccolo). A tal proposito sarebbero stati dedicati 5 milioni di euro per il 2025 e 2 milioni di euro per il 2026 a valere sul Fondo per gli interventi strutturali di politica economica. Come se non bastasse, la maggioranza ha ben pensato di stralciare l’emendamento per sostenere le pmi dell’indotto delle grandi imprese in crisi, come le tante presenti nel tarantino che soffrono il contraccolpo della perenne crisi di ex Ilva e dei disastri del Governo Meloni. A tal fine, si prevedeva l’istituzione di un fondo di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027 nello stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy, garantendo l’erogazione di un contributo, da concedere nell’ambito del regime de minimis, finalizzato a ristorare le eventuali perdite sui crediti commerciali maturati nei confronti delle grandi imprese in crisi e a ridurre il costo degli interessi da corrispondere in caso di accensione di nuovi mutui. Dal pianeta Urso e dal melonismo neoliberista c’era da aspettarselo: la loro unica preoccupazione per Taranto è continuare a produrre a carbone e inquinare. Non hanno tempo per pensare al futuro di Taranto e delle persone che con grande coraggio e spirito di sacrificio continuano a rimboccarsi le maniche per poter mettere il piatto a tavola ogni giorno”. Lo afferma in un comunicato stampa il Sen. Mario Turco, Vicepresidente del M5S e Componente della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul Sistema Bancario, Finanziario e Assicurativo.