
(AGENPARL) – Fri 17 October 2025 Comunicato Stampa
Nuovi interventi sulla SP 38 Tremosine-Tignale per il completamento
della messa in sicurezza
È tornato a riunirsi il tavolo di confronto tra la Provincia di Brescia e gli Enti locali, toccati dal
passaggio della SP 38 Tremosine-Tignale. SI è fatto il punto sulla situazione attuale per riuscire
a programmare la seconda tranche di interventi, già previsti, per il completamento della messa
in sicurezza della strada della forra e in particolare della galleria del Camino, interessata dalla
frana staccatasi nel dicembre del 2024, a seguito di precipitazioni abbondanti.
Nel corso dell’incontro, cui erano presenti il Consigliere provinciale delegato alle Strade, Paolo
Fontana, la Dirigente del Settore Strade, Pierpaola Archini, il sindaco di Tremosine Battista
Girardi, e, per la Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano, il presidente e sindaco di
Limone, Franceschino Risatti, e la Dirigente dell’Ufficio Urbanistica Ambiente, Paesaggio e
Territorio Stefania Baronio, si è stabilito il cronoprogramma di massima delle prossime opere,
per l’ultimazione di quelle concluse nella primavera scorsa.
Per consentire i lavori, la Strada della Forra sarà nuovamente chiusa, indicativamente, dopo
l’epifania. In particolare, è in programma il completamento del consolidamento dell’interno
della galleria (completamento della posa delle centine di rinforzo strutturale), la posa dei tiranti
(consolidamento mediante chiodature) al di sotto dell’imbocco nord della galleria e la posa di
reti e barriere paramassi fuori dalla galleria, sulla parete a destra della strada, oltre il ponte.
Si tratta di opere, ad eccezione della posa delle protezioni paramassi, che dovranno essere
realizzate necessariamente a strada chiusa. per la cui realizzazione, si rende necessaria le
lavorazioni, che avranno durata di circa 45 giorni.
La Strada della Forra era stata riaperta al traffico lo scorso 1 agosto, dopo un anno e mezzo di
chiusura forzata, che era stata decisa a tutela degli utenti in transito, per il rischio di un’ulteriore
caduta massi. La riapertura aveva richiesto un lungo e meticoloso iter di confronto tecnico e
istituzionale e un intervento strutturale sostanziale, unito al costante controllo della tenuta della
parete rocciosa, attraverso un capillare sistema di sensori, con monitoraggio a distanza h24.
In questi giorni sono in corso da parte dei tecnici della Provincia e delle ditte incaricate tutte le
verifiche utili a predisporre nel dettaglio il piano d’intervento, tabellato, d’intesa tra tutte le
parti, per non portare troppi disagi né sull’economia locale o sugli spostamenti dei residenti,
né sui flussi turistici.
Nel frattempo, prosegue l’attività di monitoraggio della stabilità della parete di falesia, che in
quest’ultimo periodo non ha rilevato ulteriori movimenti.