
(AGENPARL) – Mon 06 October 2025 COMUNICATO STAMPA
Il 4 ottobre u.s., a Brescia, all’esito parziale delle indagini in relazione all’omicidio di Dori Dolores, avvenuto la sera del 2 ottobre scorso a Lonato del Garda, militari del Nucleo Investigativo di Brescia e della Compagnia di Desenzano del Garda eseguivano due fermi di indiziato di delitto nei confronti della madre (una cittadina italiana 59enne) e del figlio minorenne (cittadino italiano di 16 anni) della donna deceduta.
I provvedimenti sono stati emessi rispettivamente dalla Procura Ordinaria e per i Minorenni di Brescia, nei confronti delle predette persone, ritenute responsabili, in concorso tra loro, di tentato omicidio pluri-aggravato (in quanto commesso con armi e a seguito di premeditazione), detenzione illegale e porto abusivo di armi, minacce.
Nel corso delle indagini (consistite nella raccolta di testimonianze, nella verifica delle immagini dei sistemi di video-sorveglianza, nelle attività di sopralluogo e repertamento della SIS del Comando Provinciale, coniugate con la tempestiva attività dei militari specializzati della 2°Sezione CYBER del Nucleo Investigativo di Brescia, dedito alle attività di contrasto dei reati informatici e all’analisi dei dispositivi digitali), venivano anche analizzate le copie forensi di alcuni smartphone tra i quali quello del predetto minorenne, accertando, oltre a quanto già pubblicato in rete dallo stesso minore (video in cui con il padre, entrambi armati di pistola, minacciavano un componente dell’altra famiglia) che:
il movente del delitto è riconducibile a motivi privati riguardanti un dissidio tra famiglie di etnia sinti per questioni sentimentali che coinvolgono i rispettivi figli;
il giovane prendeva parte alla sparatoria del 2 ott. scorso, riprendendo con il proprio smartphone le fasi salienti della stessa, consentendo di ricostruirne la dinamica.
In particolare, veniva documentato che il giovane, con la madre e la nonna, si era recato in auto presso il campo nomadi di Lonato Del Garda e lì (dopo aver sfondato il cancello di ingresso con l’auto), le due donne avevano esploso alcuni colpi di arma da fuoco all’indirizzo di persone ivi presenti, tra le quali verosimilmente l’autore dell’omicidio che avrebbe risposto al fuoco con una pistola, colpendo mortalmente la donna.
Proseguono le indagini finalizzate alla compiuta ricostruzione della vicenda e alla individuazione dei responsabili.
Gli arrestati sono stati tradotti rispettivamente presso la Casa Circondariale di Brescia-Verziano e l’Istituto Minorile Beccaria di Milano.
Le responsabilità penali degli indagati saranno comunque accertate solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile.
Brescia, 6 ottobre 2025