
(AGENPARL) – Mon 29 September 2025 PA. Roberto Chierchia (CISL FP): “Bene crescita contrattazione integrativa.
Ora serve più partecipazione dei lavoratori.
Roma, 29 settembre 2025 – “Il rapporto pubblicato da ARAN sulla
contrattazione integrativa lancia un segnale positivo: nel 2024 è aumentato
del 7% il numero di enti e amministrazioni che hanno avviato annualmente
negoziati su sviluppi economici, premialità, indennità e rafforzamento
delle tutele normative. Un dato incoraggiante, che trova conferma anche nel
tasso di adesione delle RSU alla firma degli accordi decentrati, oggi al
91%, a dimostrazione del ruolo insostituibile della rappresentanza
sindacale nei luoghi di lavoro”.
Lo dichiara Roberto Chierchia, Segretario Generale della CISL FP,
commentando i dati resi noti dall’ARAN, l’Agenzia per la Rappresentanza
Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni.
“Questo dinamismo – prosegue Chierchia – é sicuramente un fatto positivo ma
stride ancora con un modello di contrattazione integrativa che resta
imbrigliato da vincoli legislativi e da un tetto al salario accessorio
sempre più stringente rispetto alle esigenze di crescita e valorizzazione
del lavoro pubblico. La conseguenza è una contraddizione evidente: mentre
si chiede alle lavoratrici e ai lavoratori della PA maggiore disponibilità,
flessibilità e responsabilità, si continua a limitare la capacità delle
loro rappresentanze di incidere davvero su organizzazione del lavoro e dei
servizi e riconoscimento economico”.
Il rapporto segnala infatti che un numero crescente di enti ha scelto di
contrattare anche su temi strategici, come la formazione e gli orari di
lavoro, formalmente preclusi dalla legge: “È un segnale che va dato alle
lavoratrici e ai lavoratori del lavoro pubblico, alle centinaia di
professioni che quotidianamente offrono servizi essenziali ai cittadini –
spiega il segretario – indicando la necessità di relazioni sindacali più
partecipative, di spazi negoziali più ampi e di maggiori risorse. In altre
parole, il sistema sta reagendo autonomamente a una rigidità normativa che
non è più sostenibile. È tempo che anche ai dipendenti pubblici vengano
riconosciuti i principi della legge 76/2025 sulla partecipazione, già
applicati al settore privato. Il lavoro pubblico merita lo stesso
riconoscimento e le stesse opportunità di coinvolgimento”.
“Per questo – conclude Roberto Chierchia – la CISL FP continuerà a chiedere
lo sblocco del salario accessorio e un nuovo patto sulle relazioni
sindacali, che dia voce alle rappresentanze e restituisca dignità e valore
a chi ogni giorno tiene in piedi i servizi essenziali del nostro Paese”
auspicando di raggiungere, attraverso la contrattazione e ad una più
corretta partecipazione dei dipendenti pubblici alla vita del Paese, una
migliore qualità della vita per i cittadini.
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CISL FUNZIONE PUBBLICA NAZIONALE
Portavoce del Segretario Generale
X @guidobachetti
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