
(AGENPARL) – Thu 25 September 2025 SERVIZI SOCIALI: CNEL APPROVA DDL CON MODIFICHE E INTEGRAZIONI ALLA LEGGE QUADRO
Il CNEL ha approvato oggi un Disegno di legge di grande rilevanza in tema di servizi sociali. Un importante provvedimento con modifiche e integrazioni alla Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali (Legge 8 novembre 2000, n. 328). L’iniziativa legislativa, che ha avuto il via libera dell’Assemblea nella seduta odierna, ha alle spalle un lungo e approfondito lavoro di analisi e riflessione, svolto nell’ambito dell’Osservatorio Nazionale dei Servizi Sociali Territoriali, istituito presso il Consiglio, che nel novembre del 2024 ha prodotto un Documento di Osservazioni e Proposte sul tema.
Il Ddl interviene sulla Legge quadro, che rappresenta ancora oggi, a distanza di venticinque anni dalla sua entrata in vigore, il fulcro su cui poggiano le politiche sociali nel nostro Paese. Proprio per il tempo trascorso si rende necessario un intervento mirato, al fine di rendere più efficace ed efficiente l’azione amministrativa nell’interesse dei cittadini, in particolare i più fragili, e per assicurare il pieno coinvolgimento degli organismi di rappresentanza sociale sul territorio. Mantenendo l’impianto complessivo della Legge, il Ddl CNEL affronta tre dimensioni specifiche: l’aggiornamento terminologico; l’adeguamento normativo; l’introduzione di elementi di novità derivanti dalle esperienze maturate in questi anni.
Di seguito i punti principali del Ddl:
* Sviluppo e integrazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale. Viene anche istituito un Fondo unico nazionale, che accorpa i diversi fondi preesistenti e le cui risorse vengono trasferite direttamente agli Ambiti Territoriali Sociali (ATS).
* Rafforzamento delle strutture di governance locali, data la notevole variabilità nella capacità di gestione associata della spesa sociale tra i diversi territori. Viene rafforzato il sistema degli Ambiti Territoriali Sociali (ATS), anche favorendo l’effettivo inserimento delle Aziende pubbliche di servizi alla persona (ASP) nel sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali. Viene poi rafforzato l’investimento in formazione e supporto tecnico per le amministrazioni locali, nell’ottica dell’armonica collaborazione tra i diversi livelli istituzionali;
* Partecipazione attiva dei corpi intermedi e del terzo settore. Viene promosso e facilitato il coinvolgimento delle parti sociali, degli enti del terzo settore e del mondo del volontariato laico e religioso.
* Riforma figure professionali e sostegno ai caregiver. Il Ddl rivede le figure professionali sociali, a cui si accede tramite percorsi universitari e corsi di formazione regionali. Si distingue tra assistente familiare professionale e caregiver familiare, valorizzandone le competenze e facilitandone il reinserimento lavorativo.
* Sostegno alle categorie vulnerabili. Vengono introdotte misure specifiche per le persone in forte disagio abitativo, per i minori, per chi subisce violenza di genere. Inoltre, si interviene per contrastare i fenomeni di gioco patologico e isolamento sociale, per favorire il reinserimento sociale e lavorativo delle persone con disabilità e per abbattere il rischio recidiva di coloro che sono sottoposti a provvedimento dell’autorità giudiziaria; previste anche misure di orientamento per i cittadini italiani che rientrano dopo un periodo di residenza all’estero.
* Trasparenza e Monitoraggio. Viene introdotto il riferimento al Fascicolo Sociale e Lavorativo del Cittadino (FSL). È rafforzato il monitoraggio dell’andamento della spesa sociale, con particolare riferimento ai LEP e ai beneficiari degli interventi, anche attraverso la condivisione delle banche dati.
SERVIZI SOCIALI: BITTI (CNEL), DDL APPROVATO OGGI RAPPRESENTA PUNTO DI PARTENZA E NON DI ARRIVO
“Il Disegno di legge – ha dichiarato il relatore del Ddl approvato oggi dall’Assemblea, il consigliere CNEL Fiovo Bitti – nasce da un’intensa fase di confronto, che ha permesso di raggiungere la massima condivisione possibile, al netto delle differenti sensibilità maturate all’interno del CNEL e nello stesso Osservatorio, dove sono presenti, fra gli altri, anche i rappresentanti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, delle Regioni e degli Enti locali. Uno sforzo che consegna al Parlamento un testo da cui partire per la revisione di una norma che, a distanza di tempo, pur mantenendo intatto il suo valore sociale, necessita di correttivi. In questo senso, le misure proposte mirano ad aggiornare il quadro normativo, nell’interesse di tutti gli attori in campo, dalle amministrazioni fino ai cittadini che fruiscono dei servizi sociali in ragione delle loro condizioni personali ed economiche. Come evidenziato nel documento CNEL di novembre, la spesa sociale aumenta, ma permangono ancora forti differenze territoriali, sia fra le regioni che all’interno delle stesse aree geografiche, per cui è importante agire in maniera puntuale su alcuni aspetti critici, ad iniziare dagli interventi in favore degli anziani, dei minori e di contrasto alla povertà estrema. In prospettiva, considerando quanto già deliberato dall’Assemblea del CNEL, questo disegno di legge rappresenta un punto di partenza e non di arrivo, tanto è vero che sono in corso delle riflessioni approfondite sull’impiego responsabile dell’intelligenza artificiale nei servizi sociali e, soprattutto, su di un testo unico che raccolga in maniera puntuale e ragionata quanto prodotto in questi anni, comprese le numerose linee guida per l’erogazione di determinati servizi, a maggiore tutela delle famiglie e dello stesso personale coinvolto”.
SERVIZI SOCIALI: GERIA (CNEL), PROPOSTA UNA REVISIONE DELLA L. 328/2000 CHE HA FONDATO IL SISTEMA DELLE POLITICHE SOCIALI