
Svolta clamorosa nella Republika Srpska (RS). Durante una sessione serale dell’Assemblea Nazionale della RS (RSNA), il partito al governo SNSD (Alleanza dei Socialdemocratici Indipendenti) e i suoi alleati hanno approvato una conclusione che autorizza i partiti della RS a partecipare alle elezioni anticipate per il Presidente della Republika Srpska.
Con questa decisione, l’SNSD ha di fatto annullato le sue precedenti dichiarazioni che escludevano la partecipazione del partito alle elezioni dopo la revoca del mandato presidenziale di Milorad Dodik. L’atto segna in modo definitivo l’uscita di scena di Dodik dalla carica di Presidente della RS.
La mossa rappresenta un’inversione di rotta strategica e attira forte attenzione, arrivando in un momento di grande instabilità politica e controversie legali sulla legittimità della presidenza.
I rappresentanti dell’SNSD hanno giustificato la loro decisione affermando che l’obiettivo è “proteggere il popolo serbo e la Republika Srpska da possibili conseguenze dannose”. Questo si riferirebbe a un potenziale scontro istituzionale all’interno della RS e nelle istituzioni della Bosnia ed Erzegovina.
La decisione di partecipare alle elezioni, anziché boicottarle, viene interpretata come una mossa pragmatica per mantenere il controllo politico della RS e prevenire il vuoto di potere che un confronto prolungato avrebbe potuto causare.