
(AGENPARL) – Wed 17 September 2025 Nota di Melasecche (Lega): “inutili i lavori di pulitura dei fondali
commissionati dalla Giunta: spesi soldi pubblici senza risultati”
(Acs) Perugia, 17 settembre 2025 – “La notizia della rottura di una
tubatura del gas nei pressi del porto di Tuoro, località Punta
Navaccia, avvenuta nel corso della giornata di martedì 16 settembre,
è di estrema gravità e richiede un chiarimento immediato. Al momento
non sono ancora note le cause dell’accaduto, ma non si può
escludere che a provocare il danno sia stata l’elica di
un’imbarcazione. Se così fosse, si confermerebbe quanto già
denunciato da esperti e operatori del settore: il livello del lago
Trasimeno è talmente basso che le eliche rischiano di toccare il
fondale, con conseguenze potenzialmente disastrose”. È quanto
scrive, in una nota, il capogruppo regionale della Lega, Enrico
Melasecche secondo il quale “è ancora più grave, in questo quadro,
che siano stati mantenuti in servizio traghetti non idonei
all’attuale livello dell’acqua, aggravando i rischi per la
sicurezza”.
“Una fuga di gas sott’acqua – avverte Melasecche – rappresenta
un pericolo enorme sia dal punto di vista ambientale che della
pubblica incolumità. Nella mattinata di ieri la navigazione è stata
interrotta in tutto il lago, salvo poi essere parzialmente
ripristinata sulle tratte Castiglione–Isola Maggiore,
Passignano–Isola Maggiore e Polvese–San Feliciano. È rimasto
invece interdetto il collegamento da Tuoro verso l’Isola Maggiore
fino alla mattinata odierna, sia per i traghetti pubblici che per le
imbarcazioni private. A farne le spese più onerose – osserva – è
stata la comunità di Isola Maggiore, rimasta di fatto isolata: le
attività commerciali hanno subito un danno rilevante, i cittadini non
hanno potuto spostarsi verso la terraferma e chi si trovava fuori non
è riuscito a tornare a casa. Una situazione inaccettabile, che
dimostra come le conseguenze di una simile emergenza non siano solo
tecniche, ma incidano direttamente sulla vita quotidiana delle persone
e sull’economia locale”.
“Non va dimenticato – aggiunge Melasecche – che i lavori di
pulizia dei fondali, non dragaggi, presentati dall’amministrazione
regionale come soluzione ai problemi di navigabilità, sono stati
predisposti dalla Giunta solo dopo le continue sollecitazioni da me
avanzate anche in Aula. Ebbene, i fatti dimostrano che quegli
interventi si sono rivelati inefficaci: le zone interessate dai
lavori, ovvero Passignano sul Trasimeno, San Feliciano e Castiglione
del Lago, risultano tuttora non navigabili e le imbarcazioni
continuano ad avere difficoltà a manovrare”.
“Nel caso specifico di Passignano – spiega -, i lavori hanno
interessato le andane, ovvero i percorsi per il rifornimento dei
traghetti, ma nonostante gli interventi eseguiti, ad oggi tre andane
su quattro sono inagibili. Una vera e propria beffa che, oltre a
rappresentare uno spreco di denaro pubblico, non ha minimamente
risolto i problemi reali del Trasimeno. Non a caso, nel corso della
risposta alla mia interrogazione sul tema, l’assessore Meloni è
apparsa in grande difficoltà, confermando la superficialità con cui
la Giunta sta affrontando una questione vitale per il lago e per le
comunità che vi gravitano intorno. Ora è indispensabile che le cause
della perdita vengano accertate con la massima rapidità e chiarezza:
se si trattasse realmente di un’elica, servono immediati
provvedimenti sul fronte della sicurezza della navigazione. Se invece
così non fosse, sarebbe altrettanto urgente avviare una verifica
complessiva di tutte le condotte presenti sul fondo del Trasimeno, per
prevenire altri episodi di questo genere”.
“Auspico che la Giunta regionale – commenta Melasecche -si attivi
senza indugio, in raccordo con Ministeri, Vigili del Fuoco e autorità
competenti, affinché siano messe in campo tutte le misure necessarie
per garantire sicurezza, tutela ambientale e continuità dei
collegamenti sul nostro lago. Notizia di oggi – continua – è
l’entusiastico annuncio roboante dell’assessore Meloni per quanto
riguarda l’adduzione dell’acqua da Montedoglio assicurata per
novembre, scadenza che appare fortemente problematica dato che in un
mese mezzo, massimo due, non risulta realistico progettare, finanziare
e realizzare l’impianto di filtraggio delle acque, salvo peraltro
tutti i problemi relativi alla quantità reale dell’acqua da
trasferire, alla sezione delle tubazioni, che potrebbero rimettere in
discussione in riduzione la fatidica cifra annunciata di dieci milioni
di metri cubi. Invece di rimanere su notizie vaghe – conclude -, non
supportate da documentazione, la Giunta fornisca gli atti relativi”.
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80804
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