
(AGENPARL) – Fri 12 September 2025 Federico Marini
MODA – Il fashion sardo non esce dalla crisi: dazi e crisi internazionali
ostacolano la ripresa del settore isolano. 338 imprese di cui 268 artigiane.
Giacomo Meloni (Presidente Confartigianato Sardegna): “Queste realtà
artigiane continuano a guardare al futuro con fiducia, investendo in
promozione e cercando nuove opportunità di mercato”.
Associazioni L’incertezza per dazi e le tensioni geopolitiche mandano in crisi anche la moda
Territoriali made in Sardegna.
Sud Sardegna
Nell’Isola, infatti, il settore soffre ancora per il ritardo nella ripresa post-Covid. La
Cagliari domanda mondiale debole, infatti, sta influendo negativamente anche sulle 338 micro e
Via Riva Villasanta 241
tessile, abbigliamento, calzatura, sartoria, occhialeria, gioielleria e componenti del
Oristano
Via Campanelli, 41 prodotto moda e quindi su stilisti, sarti, produttori e designer di abiti, calzature e
Nuoro Del totale delle attività produttive artigiane di oggi, 105 sono dell’abbigliamento, 122 del
Via Brig.Sassari, 37 tessile e 41 della lavorazione della pelle, con 539 addetti artigiani sui 798 complessivi nel
settore.
Sassari Sono questi i numeri più recenti, elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato
Via Alghero, 30
che confermano la vocazione artigiana del comparto.
Gallura Olbia
Via Sangallo 67 A Cagliari le piccole imprese del settore sono 95 con 299 addetti, nel Sud
realtà per 84 impiegati e nel nord Sardegna 106 realtà con 269 addetti.
“La moda rappresenta uno dei simboli più riconosciuti del Made in Italy nel
panorama internazionale ed è il punto di forza della tradizione artigianale sarda e
italiana – dichiara Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna
– le creazioni sartoriali, caratterizzate da tagli impeccabili, materiali pregiati e accessori
personalizzati, sono autentiche opere d’arte che il mondo ci ammira e ci invidia”. “Il
sistema moda – continua Meloni – non è solo grandi firme, ma è anche una vasta rete di
piccoli artigiani, che dal disegno al taglio realizzano capi unici. La sartoria artigianale
nonostante, o forse grazie alla crisi, è un settore ancora vivace, ed il sarto è una
professione “a tutto tondo” riscoperta da giovani e meno giovani, specie donne, che
Confartigianato Imprese Sardegna
vogliono distinguersi”. “La ricetta vincente – prosegue – è dunque presentarsi sul
mercato con creatività e qualità. Lo spazio c’è. Oggi sappiamo che tra le professioni più
richieste ci sono quelle di sarta modellista, professionalità importanti in cui la
disponibilità è ancora superiore all’offerta”.
In Italia nel settore sono attive 79mila imprese, di cui 40mila artigiane, con
446mila addetti per 62.3 miliardi di made in Italy nel Mondo. Le0 40mila imprese
artigiane attive danno lavoro a 139 mila addetti, pari al 30,6% dell’occupazione della
moda. Nello specifico nella sartoria (confezionamento su misura di abbigliamento) sono
attive 13.778 imprese (11.114 artigiane) che danno lavoro a 16mila addetti, per un
fatturato di 1,5 miliardi.
Nel settore rimangono difficili da reperire il 72,4% dei sarti, dei tagliatori
artigianali, dei modellisti e dei cappellai. Tale condizione è data per il 38.8% dal ridotto
numero dei candidati e per il 25.4% per l’inadeguatezza di chi si propone.
Nella ricerca degli addetti influisce per il 29,2% la capacità di applicare tecnologie
digitali e per il 48,2% la capacità di gestire prodotti e tecnologie green. Solo il 7,2% delle
imprese utilizza nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale.
“Il comparto del TAC (tessile, abbigliamento e calzature) vive da tempo una fase
complicata, peggiorata ulteriormente negli ultimi mesi – evidenzia il Presidente – tra le
criticità più sentite dalle imprese ci sono l’alto costo del lavoro, la diminuzione degli
ordini, il caro energia e l’aumento dei prezzi delle materie prime. Nonostante tutto, molte
realtà artigiane continuano a guardare al futuro con fiducia, investendo in promozione e
cercando nuove opportunità di mercato”.
“Un altro elemento critico è la frammentazione delle commesse, unita
all’incertezza nella pianificazione, che sta generando un circolo vizioso pericoloso e che
richiede risposte urgenti – conclude Meloni – sono necessari interventi strutturali per
rilanciare questo settore d’eccellenza del Made in Italy, a forte connotazione artigiana.
Occorrono politiche per stimolare i consumi interni della moda italiana e per aiutare le
imprese a rafforzare la loro presenza nei mercati esteri, attraverso una visione di filiera.
Le nostre aziende hanno bisogno di misure concrete di sostegno, come la
decontribuzione, per affrontare le sfide legate a ricerca, innovazione digitale e
formazione del personale”.
Per affrontare questa crisi senza precedenti, Confartigianato, a livello nazionale,
ha proposto di costruire un sistema che premi la legalità e la sostenibilità delle filiere
produttive senza penalizzare le imprese più fragili del tessuto economico.
Secondo l’Associazione Artigiana, è fondamentale garantire trasparenza e
tracciabilità lungo tutta la filiera, attraverso una mappatura accurata delle capacità
produttive e delle organizzazioni operative dei fornitori, una giusta remunerazione delle
Confartigianato Imprese Sardegna
commesse e un sistema di controlli proporzionato alle dimensioni e alle caratteristiche
delle imprese.
“Il sistema moda – continua Meloni – non è solo grandi firme, ma è anche una
vasta rete di piccoli artigiani, che dal disegno al taglio realizzano capi unici. La sartoria