
(AGENPARL) – Tue 09 September 2025 *Comunicato Stampa*
*”Scuola, stabilizzazione degli insegnanti: un’abissale distanza tra la
propaganda e la realtà, soprattutto per ciò che riguarda il sostegno”*
*Il commento del Coordinatore del Comitato Precari della Flc Cgil Padova,
Alessandro Meloro*
“All’avvio del nuovo anno scolastico, l’Ufficio Scolastico Regionale (USR)
per il Veneto diffonde un comunicato celebrando un “grande lavoro di
stabilizzazione” ed esibendo numeri: 4.020 immissioni in ruolo complessive,
di cui 950 sul sostegno, e oltre 2.000 docenti confermati rispetto allo
scorso anno come garanzia di continuità. Una rappresentazione rassicurante,
che però non trova riscontro nella realtà delle scuole.
Dietro agli annunci, infatti, resta un dato che non si può nascondere: sono
tantissimi i posti di sostegno in Veneto ancora coperti da docenti precari.
Non si tratta di episodi isolati, ma di una condizione cronica che si
ripete ogni anno e che compromette il diritto allo studio e all’inclusione
degli studenti e delle studentesse con disabilità. La situazione di Padova
ne è una prova. Nella sola provincia ci sono 234 cattedre di sostegno a
tempo determinato nella secondaria di secondo grado, 379 nella secondaria
di primo grado, 314 nella scuola primaria e 60 nella scuola dell’infanzia.
In totale, 987 cattedre a tempo determinato, senza considerare gli
spezzoni. Questo numero da solo supera le 950 assunzioni sul sostegno che
l’amministrazione rivendica come risultato per l’intero Veneto. È la prova
evidente che i numeri celebrati dall’USR non corrispondono alla realtà, ma
servono probabilmente a nascondere un’emergenza strutturale.
È necessario ribadirlo con chiarezza: la conferma di un insegnante precario
da un anno all’altro non equivale a stabilizzazione. La continuità non si
ottiene con contratti a tempo determinato rinnovati annualmente, ma con
assunzioni stabili, percorsi di formazione programmati e politiche di
reclutamento adeguate al fabbisogno reale. Spacciare la precarietà
reiterata per continuità significa tradire le famiglie, gli alunni e i
docenti oltre che svilire il diritto costituzionale all’istruzione
inclusiva. Anche il recente decreto sulla continuità dei docenti precari
non risolve il problema: rappresenta solo un palliativo che non elimina la
precarietà, ma la istituzionalizza. Lo stesso concorso PNRR2, che doveva
rappresentare un’occasione di svolta, ha prodotto pochissimi posti a
livello nazionale, e in Veneto addirittura non sono stati messi posti a
disposizione sul sostegno per la scuola secondaria di secondo grado. Una
scelta che dimostra la totale assenza di una strategia seria per garantire
inclusione e stabilità.
Non servono annunci autocelebrativi, ma azioni concrete come un piano
straordinario di assunzioni sui posti vacanti di sostegno, percorsi di
specializzazione accessibili e che rispecchino il fabbisogno delle singole
Regioni, concorsi con un numero di posti adeguato per ogni ordine e grado
di scuola. Solo così sarà possibile garantire continuità educativa agli
studenti e condizioni dignitose ai lavoratori. Alle famiglie che ogni anno
si trovano a ricominciare da capo diciamo con chiarezza: “non siete sole”.
Sappiamo quanto sia faticoso vedere interrotto un percorso educativo che
dovrebbe essere stabile, ricostruire relazioni che richiedono tempo e
fiducia, e sentirsi abbandonati da un sistema che parla di inclusione ma
pratica precarietà.
Per questo continueremo a denunciare la distanza tra propaganda e realtà e
a rivendicare con forza il diritto delle ragazze e dei ragazzi a una scuola
realmente inclusiva, fatta di insegnanti stabili, preparati e presenti
lungo tutto il percorso scolastico. La continuità non può essere precarietà
mascherata. La continuità si costruisce con stabilità vera, con assunzioni
a tempo indeterminato e con investimenti seri nella scuola pubblica”.
Comitato Precari FLC CGIL Padova
Coordinatore Meloro Alessio