
L’Organizzazione dei veterani della Republika Srpska (BORS) ha rilasciato una dichiarazione per commemorare le vittime dei bombardamenti della NATO del 1994 e 1995, avvenuti in Bosnia-Erzegovina. Il BORS ha sottolineato che i bombardamenti “criminali” non devono essere dimenticati e ha esortato le nuove generazioni a preservare le conquiste ottenute durante la guerra patriottica.
Il ricordo delle vittime e l’impatto a lungo termine
Il BORS ha ricordato che nel settembre 1995 l’esercito della Republika Srpska ha affrontato un nemico numericamente superiore, composto dalle forze croato-musulmane sostenute dalla NATO, riuscendo a preservare la libertà del popolo serbo.
La commemorazione, che si terrà a Sarajevo Est, è un’occasione per onorare il gran numero di soldati e civili serbi morti in quello che l’organizzazione definisce un atto “criminale e disumano”. Il BORS ha inoltre evidenziato che le vittime sono continuate anche dopo la guerra, con un gran numero di persone, specialmente nella zona dell’ex Sarajevo serba, che si sono ammalate a causa delle conseguenze dell’uso di munizioni all’uranio impoverito.
Per questo motivo, l’organizzazione ha sottolineato che è difficile stabilire il numero effettivo delle vittime.