
(AGENPARL) – Sat 06 September 2025 Cer: Gruppo Cestari, monitorare stato di attuazione dei progetti per
accelerare produzione
Le Cer (Comunità Energetiche Rinnovabili) in Italia sono ad un quarto
dell’obiettivo previsto dal Pnrr (a fine maggio le domande di contributo
dei fondi governativi sono solo 4.930 per una potenza complessiva di circa
440 MW). Per capire le ragioni di un avanzamento lentissimo ed individuare
i rimedi diventa necessario ed urgente monitorare, a poco più di un anno
dall’ammissione al contributo della Regione Basilicata per la promozione e
per la costituzione delle comunità energetiche rinnovabili a favore di
tutte le 93 istanze protocollate (62 per la provincia di Potenza e 31 per
la provincia di Matera), lo stato di attuazione dei progetti ai quali è
destinato un fondo di 1,3 milioni di euro. “Noi operatori del settore –
dice Marisol Cestari, legale rappresentante della CER Moliterno “Energia
Dal Sole”, dirigente del Gruppo Cestari, che attraverso proprie società
specializzate in Italia e all’estero opera, con base operativa a Moliterno,
nel settore della produzione elettrica da fonti rinnovabili, realizzando
impianti ecocompatibili e valutando gli impatti ambientali e sociali
connessi all’implementazione di tecnologie alimentate da fonti alternative
di energia, impegnato a promuovere le CER soprattutto al Sud – siamo pronti
a fare la nostra parte per imprimere un’accelerazione. Tanto più – aggiunge
– che la deadline si avvicina (la scadenza alle domande per il contributo
governativo è fissata al 30 novembre 2025, mentre quella per la conclusione
delle opere è il 30 giugno 2026). Non si parte da zero: in un solo anno
siamo passati da poche decine a oltre 630 comunità già attive, con circa
1.200 in fase di costituzione. In Basilicata una decina quelle costituite
ma mancano dati sulla loro operatività. Specie al Sud – sottolinea Marisol
Cestari – le rinnovabili sono uno strumento più significativo di lotta alla
povertà energetica e mezzo concreto contro lo spreco di energia. Nel
Mezzogiorno sono 1,2 milioni le famiglie in povertà energetica, vale a dire
che hanno difficoltà di acquistare un paniere minimo di beni e servizi
energetici. La Basilicata è seconda in Italia per stima con poco meno di
50 mila famiglie, il 17,8% del totale dei nuclei familiari, per circa 100
mila persone. E’ evidente che il bonus gas non basta specie perché ci sono
contrade rurali non servite da rete gas. Altri dati: dal 2020 al 2023 in
Italia siamo passati da 50.000 a quasi 400.000 nuovi impianti allacciati
ogni anno. Significa 1.000 allacci al giorno. Oggi ci sono quasi 2 milioni
di piccoli produttori di energia. Questo dimostra che la transizione non è
più nelle mani di pochi grandi player, ma è diventata diffusa e
partecipata. Dal Governo due i canali di accesso ai sostegni, per le
Comunità energetiche: il primo prevede una tariffa incentivante su tutto il
territorio nazionale, mentre il secondo riguarda adesso i Comuni entro i 50
mila abitanti e consiste in un contributo in conto capitale – finanziato
con 2,2 mld di euro dal Pnrr – per coprire fino al 40% delle spese
ammissibili. Con questi 2,2 mld di euro il Governo conta di incentivare la
creazione di nuovi impianti rinnovabili legati alle Cer per 1.700 MW. La
parola d’ordine – dice Marisol Cestari – è semplificazione, altrimenti
rischiamo di perdere un’occasione storica».