
La vicepremier britannica Angela Rayner si è dimessa dal governo laburista di sinistra in seguito a uno scandalo legato al mancato pagamento di decine di migliaia di sterline di tasse sulla proprietà. La decisione arriva dopo che un organismo di controllo parlamentare ha concluso che la Rayner ha violato il codice ministeriale.
La Rayner, che ricopriva anche la carica di Ministro per l’edilizia abitativa, ha ammesso nella sua lettera di dimissioni di “non aver chiesto una consulenza fiscale esperta” riguardo all’acquisto di una seconda casa del valore di 800.000 sterline, pagando quasi 40.000 sterline in meno di imposta di bollo sulla proprietà. Ha affermato di assumersi la “piena responsabilità” per l’errore, pur sostenendo che non era sua intenzione non pagare l’imposta per intero.
Critiche e impatto politico
La vicenda ha sollevato forti critiche, soprattutto considerando che la Rayner ha spesso rivendicato le sue origini operaie. Il rapporto dell’organismo di controllo etico, guidato da Sir Laurie Magnus, ha evidenziato che la sua negligenza era “molto spiacevole” dato il suo status e le sue responsabilità come Segretario di Stato per l’edilizia abitativa.
Le dimissioni della Rayner, che era considerata una potenziale sostituta del Primo Ministro Sir Keir Starmer (la cui popolarità è in calo), creano un vuoto di potere all’interno del Partito Laburista. Nigel Farage, leader di Reform UK, ha commentato che la situazione porterà a “scissioni” nel partito e che l’estrema sinistra cercherà di avvantaggiarsi della situazione.
Il Primo Ministro Starmer ha espresso il suo rammarico per la perdita della Rayner, ma si prevede che a breve annuncerà un rimpasto di governo per gestire la crisi politica.