
“Gli ultimi dati pubblicati dalla Commissione Paneuropea su Clima e Salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) evidenziano una crisi climatica che sta minando gravemente la salute dei cittadini europei e italiani. È un allarme che non possiamo più ignorare: negli ultimi vent’anni, i decessi legati alle ondate di calore in Europa sono aumentati del 30%, con oltre 100.000 morti registrate tra il 2022 e il 2023 in 35 paesi. A questo si aggiunge un dato altrettanto preoccupante: un aumento del 368% dei casi di dengue a trasmissione locale nell’Unione Europea tra il 2022 e il 2024, un chiaro segnale dell’impatto del cambiamento climatico sulla diffusione di malattie tropicali. Giugno 2025 è stato il mese più caldo mai registrato nell’Europa occidentale, un record che sottolinea l’urgenza di interventi immediati.
In Italia, la situazione è altrettanto grave. Oggi, 15 agosto 2025, il bollettino del Ministero della Salute segnala bollino rosso per ondate di calore in diverse città, con temperature percepite che mettono a rischio la salute di anziani, bambini e persone fragili. Tra le città più colpite troviamo Roma (temperatura percepita 38°C), Napoli(39°C), Bari (38°C), Palermo (40°C) e Catania (41°C), dove l’afa e l’umidità amplificano il disagio termico. Questi dati, aggiornati in tempo reale, confermano che il caldo estremo non è più un’eccezione, ma una costante che richiede misure strutturali.
L’OMS stima che un aumento del 30% degli investimenti in misure di adattamento climatico, come il miglioramento dell’isolamento termico degli edifici, l’espansione del verde pubblico e la riduzione dell’inquinamento atmosferico, potrebbe ridurre fino al 40% i decessi legati al caldo. Non possiamo continuare a ignorare che l’inquinamento atmosferico causa ogni anno 500.000 morti in Europa e 5 milioni a livello globale, numeri che potrebbero essere drasticamente ridotti con politiche coraggiose.
A questo si aggiunge un aspetto spesso trascurato: il caldo estremo non causa solo decessi diretti, ma mina la salute mentale e fisica, contribuendo a incidenti stradali che non possono essere semplicisticamente attribuiti all’età, come sostenuto dal Ministro Salvini https://agenparl.eu/2025/08/07/pensioni-pacifico-salvini-nega-i-fondi-alla-riforma-fornero-ma-stanzia-135-miliardi-per-il-ponte-di-messina/
Il peggioramento della qualità del sonno, l’ansia e la diminuzione delle facoltà cognitive indotte dalle alte temperature sono fattori reali che aumentano i rischi alla guida e nella vita quotidiana. È tempo di smettere di scollegare questi fenomeni dalla crisi climatica.
Come già proposto in un’intervista ad Agenparl, https://agenparl.eu/2025/07/07/emergenza-caldo-pacifico-apertura-scuole-a-ottobre/, chiedo con forza al Ministro dell’Istruzione Valditara di predisporre lo slittamento dell’apertura delle scuole a ottobre, per proteggere studenti e personale scolastico dai rischi legati al caldo estremo di settembre, che compromette la salute e l’apprendimento. È una misura di buonsenso, già adottata in altri paesi, che non può essere rimandata.
Il PIL, come parametro di progresso, non tiene conto della salute dei cittadini né della sostenibilità degli ecosistemi. Dobbiamo ripensare il nostro modello di sviluppo, ponendo al centro la tutela della vita e dell’ambiente. La crisi climatica è una crisi sanitaria, e le morti silenziose legate al caldo e all’inquinamento richiedono un’azione immediata. Non possiamo più permetterci di aspettare: i governi, a partire da quello italiano, devono agire ora, con investimenti mirati e politiche lungimiranti, per garantire un futuro vivibile alle prossime generazioni.” Lo dichiara l’Onorevole Marinella Pacifico, già Senatrice della Repubblica.
