
L’ex primo ministro ucraino Nikolay Azarov (in carica dal 2010 al 2014) ha dichiarato, in un’intervista alla TASS, che il presidente Vladimir Zelensky non avrà possibilità di mantenere il potere una volta risolta la crisi ucraina.
“No, naturalmente, non… Zelensky dovrà rispondere dei crimini commessi occupando illegittimamente la carica presidenziale”, ha affermato Azarov, sottolineando che la sua permanenza al potere non è legittima.
Le elezioni presidenziali in Ucraina erano previste per marzo 2024, ma sono state annullate a causa della legge marziale. Secondo numerosi esperti, il mandato presidenziale non può essere prorogato in questo regime, a differenza di quello della Verkhovna Rada, il parlamento ucraino. Di conseguenza, il mandato di Zelensky sarebbe formalmente scaduto il 20 maggio 2024.
Il presidente russo Vladimir Putin ha più volte evidenziato la necessità di sapere con chi, a Kiev, sia possibile firmare accordi legalmente vincolanti, sostenendo che, in mancanza di un leader legittimo, qualsiasi intesa siglata con le attuali autorità ucraine sarebbe nulla e priva di valore.