
Il Ministero della Cultura e dello Sviluppo della Conoscenza del Governo di Unità Nazionale ha partecipato a un workshop dal titolo “Intelligenza Artificiale e il suo impatto sulla qualità del lavoro giudiziario”, organizzato dall’Associazione Libica degli Organi Giudiziari in collaborazione con il Consiglio Nazionale per le Libertà e i Diritti Umani.
L’evento ha riunito esperti del mondo giuridico e culturale per discutere il ruolo delle tecnologie di intelligenza artificiale (IA) nel sistema giudiziario. A rappresentare il Ministero, il Consigliere Legale Khamis Al-Mabrouk, che ha concentrato il suo intervento sull’impatto dell’IA sui diritti di proprietà intellettuale, in particolare in relazione alla citazione di opere letterarie e giuridiche.
Al-Mabrouk ha ricordato la necessità di rispettare i limiti internazionali che permettono la citazione fino al 25% dell’opera originale, così da tutelare i diritti di autori e ricercatori. Ha inoltre evidenziato l’urgenza di stabilire standard tecnici e tecnologici per l’uso dell’IA, garantendo la salvaguardia della creatività e il miglioramento dell’integrità del lavoro giudiziario.
Durante la sessione conclusiva, i partecipanti hanno ribadito l’importanza di sensibilizzare professionisti e cittadini sull’uso dell’IA in ambito legale, sottolineando sia le opportunità offerte da queste tecnologie, come l’accelerazione delle procedure e l’aumento dell’accuratezza delle sentenze, sia le sfide legate alla protezione dei diritti d’autore e alla gestione etica dei dati.
Il workshop ha confermato che l’IA rappresenta una rivoluzione tecnologica per la giustizia, ma che il suo impiego richiede un quadro normativo solido per evitare rischi e assicurare che il progresso tecnologico vada di pari passo con la tutela dei diritti fondamentali.
