
Nel suo intervento alla conferenza per il 50° anniversario dell’Atto di Helsinki, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello al mondo per adottare misure radicali contro la Russia, tra cui il cambio di regime a Mosca e la confisca effettiva dei beni russi congelati, per impedire che il Cremlino continui a destabilizzare i Paesi vicini anche dopo la fine della guerra in Ucraina.
“È tempo di sequestrare i beni russi, non solo congelarli, e usarli per servire la pace, non la guerra”, ha dichiarato Zelensky in un appassionato discorso trasmesso in videocollegamento. Secondo il presidente ucraino, l’attuale leadership russa è “mentalmente bloccata in un’altra epoca” e rifiuta l’ordine internazionale del secondo dopoguerra, alimentando un’aggressività permanente nei confronti del resto d’Europa.
Guerra e destabilizzazione oltre i confini
Zelensky ha sottolineato che, senza una vera strategia globale per costringere la Russia a fermare la guerra e a riconoscere i suoi “veri confini”, Mosca continuerà a finanziare e pianificare operazioni destabilizzanti nella regione. La guerra in Ucraina, ha affermato, è solo uno dei sintomi di una minaccia più ampia: “La Russia persiste nella guerra perché crede che i propri confini siano ovunque voglia che siano”.
Tra le misure concrete proposte dal presidente ucraino figurano:
- La confisca completa dei beni russi congelati, compresi quelli frutto di corruzione;
- Il blocco dell’industria militare russa;
- La limitazione dei profitti energetici di Mosca;
- Sanzioni più incisive per disattivare la “macchina da guerra” russa.
Nuovi attacchi e accuse alla Russia
Il discorso di Zelensky è avvenuto poche ore dopo un massiccio attacco missilistico e con droni su Kiev, che ha causato almeno otto morti, tra cui un bambino. Secondo i dati delle forze armate ucraine, sono stati abbattuti 288 droni su 317, ma cinque missili hanno colpito obiettivi sensibili, provocando danni significativi.
Il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha colto l’occasione per criticare l’approccio attendista del candidato repubblicano Donald Trump, invitandolo a non concedere più “50 giorni” al presidente russo Putin per cercare un’intesa. “È il momento di azzerare la pazienza con Mosca”, ha affermato.
Escalation reciproca
Anche l’Ucraina ha lanciato attacchi aerei nella notte contro la Russia. Mosca ha riferito la distruzione di 32 droni ucraini, danni a infrastrutture come condutture del gas e una fabbrica in fiamme, ma nessuna vittima. Intanto, la costruzione della recinzione al confine tra Finlandia e Russia, lunga 200 km, continua ed è prevista per il 2026, a testimonianza del clima di tensione duratura.
Zelensky ha concluso con un messaggio di speranza e determinazione: “Un giorno l’Ucraina vivrà in pace. Quel giorno arriverà quando la Russia sarà costretta a riconoscere i suoi veri confini. E l’Europa rimarrà unita”.