
(AGENPARL) – Tue 29 July 2025 Cinema: Pd, menzogne Giuli cercano di nascondere crisi profonda causata dal Governo
“Le parole pronunciate oggi dal ministro Giuli in Senato sfiorano il surreale. Di fronte alla più grave crisi del settore cinematografico dal dopoguerra, il ministro della Cultura si ostina a negare l’evidenza, rifugiandosi in numeri che – letti con onestà – raccontano tutt’altra storia”.
È quanto denunciano i deputati del Partito Democratico della Commissione Cultura della Camera, che sottolineano: “Il dato delle 729 domande di tax credit non dimostra la vitalità del comparto, ma piuttosto conferma la lunga attesa e il blocco che ha paralizzato per anni l’industria, oggi in cerca di ripartenza dopo essere stata soffocata da battaglie ideologiche e da una gestione confusa e contraddittoria imposta dalla maggioranza. E infatti, quest’anno si chiuderà con un numero di produzioni nettamente inferiore rispetto agli anni passati, ma Giuli questo lo sa benissimo e ha scelto consapevolmente di ometterlo.”
“Ancora più gravi – proseguono i democratici – sono le menzogne su Cinecittà, che sembrano voler rimuovere un fatto incontrovertibile: la gestione Giuli–Sangiuliano–Borgonzoni sta minando la sostenibilità degli studi, generando isolamento e sfiducia attorno a una delle grandi eccellenze italiane, riconosciute nel mondo per il proprio passato illustre e per un presente fatto di competenze, professionalità e maestranze che andrebbero valorizzate, non trasformate in terreno di scontro politico. Il Ministero della Cultura è diventato terreno di contesa interna tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, intenti solo a piantare bandierine nei diversi ambiti di competenza, come dimostrano le nomine nella presidenza e nel cda di persone che nulla hanno a che fare con il settore e molto invece con gli equilibri politici della maggioranza”.
“È sconfortante constatare – concludono i democratici – come Giuli scelga di ignorare una crisi strutturale e smaccata che sta colpendo lavoratori, produttori, tecnici e imprese. Una crisi figlia di scelte sbagliate, approcci ideologici e ostilità verso chi è percepito come politicamente distante, aggravata da una gestione incapace e priva di visione. Chi governa ha il dovere di ascoltare la realtà, non di rimuoverla. E la realtà – piaccia o no al ministro – è quella di un’industria in ginocchio, che non può più permettersi di aspettare i conflitti interni alla maggioranza”.
Roma, 29 luglio 2025
Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico
Camera dei Deputati
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