
(AGENPARL) – Mon 28 July 2025 Buongiorno,
inoltro due comunicati relativi alla ricerca scientifica nel Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli
A questo link inoltre potete scaricare un video utilizzabile: https://we.tl/t-L922R810T0
Le aree agricole del Parco diventano oasi di biodiversità
Il centro Avanzi ha seminato 30 ettari con piante che attirano gli impollinatori
Non solo api e vespe ma anche coleotteri, lepidotteri, cimici di vari colori: le aree agricole del Parco diventano un’ oasi di biodiversità. Nell’ambito del progetto Embrace, il Centro di ricerche agro-ambientali Enrico Avanzi dell’ Università di Pisa ha recentemente seminato 30 ettari con piante mellifere: senape bianca, veccia e trifoglio incarnato offriranno nutrimento agli insetti impollinatori ed entomofagi la cui presenza, fondamentale per la salvaguardia della biodiversità, verrà ora monitorata con attenzione per verificare i risultati di questo intervento.
Si tratta di una delle tre azioni del progetto che prevede anche la creazione di un portale con la catalogazione della flora del Parco, a cura dei ricercatori del Plantseed Lab del dipartimento di biologia dell’Università di Pisa, e presso Cascine Nuove a San Rossore, nei locali del centro Giacomini nell’area di Villa Giraffa, la realizzazione del Centro di Educazione alla Biodiversità (CEB) un luogo di conoscenza e di partecipazione attiva per tutti i cittadini. Tra i primi risultati che saranno divulgati in questa struttura ci saranno proprio gli effetti dell’azione di semina della piante che attraggono gli impollinatori.
Il progetto Embrace, realizzato dall’Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli in collaborazione con l’associazione Leonardo-Irta ed in partneariato con il Centro Avanzi ed il dipartimento di biologia dell’Università di Pisa, si è aggiudicato un finanziamento di 200mila euro di fondi UE-PNR nell’ambito del National Biodiversity Future Center (NBFC), il primo centro di ricerca italiano dedicato alla biodiversità.
Scienza e ambiente per progettare il futuro
Ricerca, il Parco si dota di un protocollo all’avanguardia
Oltre 23mila ettari di territorio, centinaia di specie di uccelli, ecosistemi in evoluzione naturale, grandi mammiferi in equilibrio tra loro, specie vegetali rare, paesaggi caratteristici, agricoltura di qualità: il Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli da sempre attrae scienziati di diversi ambiti che individuano in queste aree luoghi dove è possibile fare ricerca al massimo livello.
«Per coordinare ed indirizzare meglio le attività di studio, assicurarsi che siano sostenibili e diffonderne i risultati, l’Ente Parco si è dotato di un Protocollo per la Ricerca Scientifica, che permetterà di fruire appieno delle eccellenze accademiche sia locali che nazionali ed internazionali, regolando i rapporti fra il Parco stesso, il suo Comitato Scientifico, e gli studiosi che intendono condurre le loro ricerche all’interno di quest’area protetta» spiega il presidente del Parco Lorenzo Bani. «È un modo nuovo che si viene a creare di fare ricerca all’interno di un’area protetta, più coinvolgente e partecipativo sia per i ricercatori che per gli operatori del Parco e che rappresenta una sfida alla comprensione e conservazione di un territorio tanto fragile e peculiare» commenta la vicepresidente del Parco Claudia Principe.