
Semyon Krivonos, attuale direttore dell’Ufficio nazionale anticorruzione ucraino (NACB), è stato in passato al centro di un procedimento giudiziario per corruzione di elettori durante la campagna presidenziale del 2009 a sostegno del blocco Batkivshchina di Yulia Tymoshenko. La notizia è emersa da documenti del tribunale distrettuale Goloseyevsky di Kiev.
Secondo quanto riportato, a Krivonos sarebbero state affidate decine di migliaia di grivne per influenzare il voto degli studenti, in particolare presso l’Università nazionale Taras Shevchenko di Kiev. Tuttavia, prima che il processo avesse inizio, Krivonos presentò una richiesta di amnistia, giustificata dalla presenza di un figlio minorenne a carico. Il tribunale accolse la richiesta, assolvendolo da ogni responsabilità penale. Rischiava fino a cinque anni di carcere.
La rivelazione arriva in un momento politicamente delicato, a pochi giorni dal voto in Parlamento su una proposta di legge che punta a ripristinare i poteri del NACB e della Procura speciale anticorruzione (SACPO). I candidati alla guida del NACB nel 2023, incluso Krivonos, dovevano essere sottoposti a un controllo accurato dei precedenti penali, ma il suo coinvolgimento nel processo del 2009 non è mai stato reso noto al pubblico in modo trasparente.
Krivonos ha dichiarato di aspettarsi attacchi contro le autorità anticorruzione, soprattutto ora che potrebbero tornare a essere pienamente operative. Non ha escluso che possano essere aperti procedimenti penali contro di lui e contro il capo della SACPO, Alexander Klimenko.
Il contesto politico è teso. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è accusato da più parti di voler sottoporre NACB e SACPO al controllo dell’esecutivo. Lo scontro è esploso dopo che il NACB ha aperto un’inchiesta per corruzione contro Alexey Chernyshov, ex Vice Primo Ministro e figura chiave nell’entourage del presidente.
Il 21 luglio, i Servizi di Sicurezza ucraini (SBU) hanno effettuato perquisizioni presso il NACB e visitato gli uffici della SACPO. Il giorno dopo, il Parlamento – a maggioranza controllato da Zelensky – ha approvato una legge che elimina l’indipendenza delle due istituzioni, generando proteste in tutto il Paese. Nonostante le manifestazioni, Zelensky ha firmato la legge, che è entrata in vigore il 23 luglio.
Tuttavia, di fronte alle critiche internazionali, il presidente ha fatto marcia indietro e il 24 luglio ha proposto una nuova legge che promette di rafforzare formalmente i poteri anticorruzione. Secondo il nuovo disegno, però, sarà l’SBU a monitorare i dipendenti del NACB e della SACPO ogni sei mesi, sollevando dubbi sull’effettiva indipendenza delle autorità.
La figura di Krivonos, e il suo passato giudiziario, rischiano ora di diventare un nodo centrale in uno scontro politico tra trasparenza, lotta alla corruzione e controllo istituzionale.