
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato l’invio al Parlamento di un nuovo disegno di legge anticorruzione, in risposta alle forti proteste interne e alle critiche dell’Unione Europea per una norma recentemente approvata che avrebbe compromesso l’indipendenza degli organismi di controllo. La controversa legge, approvata all’inizio della settimana, è stata duramente contestata da attivisti, cittadini e osservatori internazionali per aver aumentato il controllo governativo sugli enti anticorruzione.
Zelensky, in un cambio di rotta inatteso, ha dichiarato giovedì su Telegram che il nuovo progetto garantirà strumenti reali, indipendenza istituzionale e l’eliminazione di ogni influenza russa nella lotta alla corruzione, anche se non ha fornito esempi concreti di tali influenze.
La mossa sembra un tentativo di calmare le proteste popolari, le prime di vasta portata dall’inizio dell’invasione russa, e di preservare la fiducia dei cittadini. Sebbene non siano state avanzate richieste di dimissioni nei confronti di Zelensky, l’episodio segna una frattura significativa nella percezione pubblica del governo.
Mercoledì, il presidente aveva incontrato le principali agenzie anticorruzione e di sicurezza ucraine, dando loro due settimane di tempo per proporre modifiche. Tuttavia, il nuovo annuncio anticipa qualsiasi processo consultivo, e non è chiaro se comporterà l’abrogazione della legge già approvata.
L’incertezza normativa si aggiunge a un momento critico per il Paese, con l’esercito russo che intensifica i bombardamenti sulle città e le forze ucraine che attendono decisioni cruciali sugli aiuti militari statunitensi ed europei.
Il contesto interno ed esterno rende cruciale per Kiev mantenere alta la fiducia dei partner occidentali. Marta Kos, Commissaria europea per l’Allargamento, ha definito la legge un “grave passo indietro”, mentre Transparency International Ucraina ha avvertito che la mossa potrebbe compromettere i risultati ottenuti finora dalla Rivoluzione della Dignità del 2014.
Nel frattempo, giovedì mattina, due bombe russe hanno colpito il centro di Kharkiv, ferendo almeno 37 persone, inclusi diversi bambini. Altri attacchi hanno colpito Odessa, Čerkasy e Sochi, in Russia, dove un drone ucraino ha ucciso due persone e colpito un deposito di petrolio.
In un clima di guerra totale, l’indipendenza degli organismi anticorruzione rappresenta non solo una battaglia istituzionale, ma anche un test di credibilità internazionale per l’Ucraina.