
Dal punto di vista finanziario, la Fondazione Grande Oriente d’Italia ETS mostra entrate annuali consistenti, ma perlopiù derivanti dall’ecosistema del Grande Oriente d’Italia stesso. I dati consuntivi per il 2023 e le informazioni preliminari per il 2024 evidenziano un modello finanziario fortemente dipendente dagli apporti del GOI e dalle rendite patrimoniali.
Categoria di entrata | 2023 (Euro) | 2024 (Euro) |
---|---|---|
Contributi del fondatore (GOI) | 2.173.164 | forte calo nel 2024¹ |
Proventi da immobili e affitti | 252.875 | sostanzialmente invariati² |
Contributo 5×1000 (donazione fiscale) | 32.780 | ~33.000³ |
Donazioni liberali da privati | 0 | (nessuna rilevante) |
Totale entrate | ≈ 2,46 milioni | ≲ 0,3‑0,4 milioni⁴ |
¹ Nel 2024 i contributi del GOI risultano drasticamente ridotti rispetto al 2023.
² In assenza di dati definitivi, si presume stabilità nei proventi immobiliari.
³ Costante da precedente anno.
⁴ Stima basata sul decremento del patrimonio netto, con perdita superiore a 1,5 milioni € nell’esercizio 2024.
Come risulta evidente, la voce dominante fino al 2023 era costituita dai contributi del socio fondatore (GOI), che coprivano oltre il 90% delle entrate ordinarie del 2023. Gli altri flussi provengono dal canone di affitto di immobili della Fondazione — in particolare la storica Villa del Vascello a Roma, sede nazionale del GOI — e da contributi fiscali del 5×1000.
Nel 2023 i proventi da affitti hanno raggiunto circa 252 mila €, rispetto a 111 mila € dell’anno precedente, suggerendo un utilizzo intensivo del patrimonio immobiliare (come spazi per eventi, locazioni o uso diretto da parte del GOI).
L’assenza di campagne di raccolta fondi pubblici o donazioni da soggetti esterni (dato rilevato anche nel 2022 e pari a circa 42.667 €, poi azzerato nel 2023) dimostra che la Fondazione non è riuscita a diversificare le proprie fonti di ricavo, rimanendo fiscalmente e gestionalmente dipendente dal GOI stesso¹.
Il 2024 ha segnato una brusca contrazione dei ricavi: i contributi diretti del GOI sembrano essere stati sospesi o drasticamente ridotti, provocando un crollo delle entrate totali. Si stima che le entrate complessive nel 2024 siano state inferiori al milione di euro, a fronte di uscite costanti che hanno generato un significativo disavanzo operativo. A conferma, il patrimonio netto è passato da circa 6,89 milioni € a fine 2023, a 5,35 milioni € all’atto dell’iscrizione al RUNTS (metà 2025), con una perdita patrimoniale superiore a 1,5 milioni €, segnale evidente di consumo di risorse rispetto a nuovi accantonamenti.
Il 2024 è anche anno di transizione ai vertici del GOI e della Fondazione, con la conseguente fine dei flussi straordinari dal fondatore. La dipendenza finanziaria dall’organizzazione madre emerge con chiarezza: quando il GOI riduce o sospende i versamenti, il bilancio della Fondazione si contrae drasticamente².
In questa fase emergono criticità gestionali e strategiche: l’eccessiva dipendenza dalle erogazioni del GOI, l’assenza di una strategia di fundraising autonoma e la scarsa diversificazione del portafoglio entrate indicano un modello poco sostenibile. Nella terza parte della lettera approfondiremo patrimonio immobiliare, uso degli immobili, trasparenza nella selezione e valorizzazione degli asset, e gli organi interni incaricati del controllo.
Firmato,
Basilio Valentino