
(AGENPARL) – Tue 22 July 2025 Giustizia, Barbera (Prc): “Sulla separazione delle carriere, il governo
Meloni porta avanti il modello P2”
“Con l’approvazione in Senato del disegno di legge costituzionale sulla
separazione delle carriere, il governo Meloni compie un nuovo passo verso
la realizzazione di un progetto devastante per la nostra democrazia, quello
concepito oltre quarant’anni fa dalla Loggia P2 di Licio Gelli. La
separazione tra giudici e pubblici ministeri non ha nulla a che vedere con
l’efficienza o la garanzia dei diritti, in quanto è solo un attacco
frontale all’indipendenza della magistratura, un colpo all’equilibrio
costituzionale e all’autonomia dei poteri.
Non è ancora legge, ma l’intento è chiarissimo. Separare le carriere,
creare due CSM distinti, istituire un’Alta Corte disciplinare: è
un’operazione chirurgica per spezzare la spina dorsale della giurisdizione,
trasformare il pubblico ministero in un organo più controllabile e meno
scomodo, rimuovere ogni ostacolo al dominio incontrastato dell’esecutivo.
Un disegno tanto coerente quanto inquietante, che smantella ciò che resta
della divisione dei poteri e apre la strada a un sistema dove la
magistratura è piegata, addomesticata, subordinata.
Non è una “riforma”, è un tassello di una contro-rivoluzione istituzionale
portata avanti da un governo che agisce con disprezzo per la Costituzione
antifascista. Il premierato, l’autonomia differenziata, la separazione
delle carriere: tutto si tiene, tutto converge verso un assetto
autoritario, dove i contrappesi spariscono e il potere si concentra nelle
mani dell’esecutivo. È il modello della P2, realizzato nel 2025 sotto
l’egida della destra meloniana. Di fatto, siamo di fronte al peggior
governo dai tempi della Liberazione. Un governo che aggredisce i diritti
sociali, reprime il dissenso, militarizza i territori e ora tenta di
neutralizzare anche la magistratura. Ma il percorso non è concluso: il DDL
dovrà affrontare ancora la Camera e un eventuale referendum. Non è detta
l’ultima parola”.
Lo dichiara Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale di
Rifondazione Comunista.