
(AGENPARL) – Tue 22 July 2025 *Programmazione triennale 2025–2027, 83 milioni per il rafforzamento del
sistema integrato di welfare*
A seguito dei tavoli di concertazione e dell’istruttoria tecnica condotta
in coerenza con il V Piano Regionale delle Politiche Sociali – attualmente
prorogato sino al 31 dicembre 2025 – il Dipartimento Welfare della Regione
Puglia ha definito l’impiego delle risorse assegnate dal Fondo Nazionale
Politiche Sociali per l’annualità 2025. L’allocazione complessiva ammonta a
oltre 28 milioni di euro nella prima annualità, parte di una più ampia
programmazione triennale che raggiunge gli 83 milioni complessivi per il
periodo 2025–2027.
“Una programmazione importante, che rispecchia la nostra idea di Welfare,
una rete in grado di sostenere minori, famiglie, anziani e persone con
disabilità intervenendo lì dove ci sono segnali di isolamento, di
marginalità e disagio non solo economico ma anche educativo, in modo che
nessuno rimanga indietro” è il commento del presidente della Regione
Puglia *Michele
Emiliano*.
“Questa programmazione non è un semplice esercizio amministrativo –
spiega *Ruggiero
Mennea*, consigliere delegato al Welfare della Regione Puglia – ma una
scelta politica e culturale. Investiamo per trasformare il sistema, non
solo per mantenerlo. Vogliamo un welfare che accompagni, che anticipi il
disagio, che sia radicato nei territori e costruito con chi li abita. Ogni
euro stanziato è un atto di fiducia nelle capacità delle comunità di
generare cura, autonomia, sicurezza sociale”.
“Il finanziamento – dichiara la direttrice del dipartimento Welfare della
Regione Puglia, *Valentina Romano* – sarà trasferito agli Ambiti
Territoriali Sociali per il potenziamento e l’attuazione dei Livelli
Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS), l’ampliamento dei servizi di
prossimità, il consolidamento dell’affido familiare e il rafforzamento
degli interventi a supporto di minori, famiglie, persone con disabilità e
situazioni di nuova vulnerabilità”.
Come da indirizzo regionale, almeno il 50% delle risorse annuali dovrà
essere destinato a interventi in favore di famiglie e minori, in
particolare per l’attivazione di servizi educativi e domiciliari, per la
prevenzione della marginalità sociale, e per il consolidamento di
progettualità sperimentali avviate nel precedente ciclo di programmazione.
Ogni Ambito, inoltre, dovrà garantire l’attivazione di almeno un servizio
stabile per l’affido familiare e assicurare la copertura integrale dei LEPS
prioritari, tra cui le dimissioni protette e la supervisione professionale
degli operatori sociali. È inoltre prevista una quota vincolata pari all’1%
per azioni sistemiche (formazione, digitalizzazione, monitoraggio e
innovazione organizzativa).
Il processo si inserisce nel percorso già avviato per la definizione del VI
Piano Regionale delle Politiche Sociali, il cui cantiere partecipato è
stato attivato nel primo semestre 2025 con l’obiettivo di raccogliere
istanze, criticità e proposte dai territori e dagli stakeholder
istituzionali e sociali. In continuità con il Piano precedente, l’azione
regionale si conferma orientata a un modello di welfare generativo,
centrato sulla prossimità, sull’innovazione e sulla responsabilizzazione
delle reti locali.
“Abbiamo il dovere di costruire un sistema che sappia cogliere la
complessità delle vite che incontra. Non possiamo limitarci a erogare
servizi: dobbiamo mettere le persone nella condizione di autodeterminarsi,
di vivere relazioni significative e di contare su un sistema pubblico
capace di vedere la persona, non solo il bisogno” – conclude *Mennea.*