
(AGENPARL) – Mon 21 July 2025 **Servizi sociali e Centri impiego fanno stabilmente squadra in Valdera e
Alta Val di Cecina**
/Scritto da Antonio Cannata, lunedì 21 luglio 2025/
Servizi Sociali e Centri per l’Impiego fanno stabilmente squadra anche in
Valdera e Alta Val di Cecina per accompagnare nel mondo del lavoro le
persone in condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale.
Questa mattina la Società della Salute Valdera e Alta Val di Cecina e
l’articolazione dell’Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego competente
sulla provincia di Pisa hanno firmato il Protocollo d’intesa che rende
permanente SIIL, il “servizio integrato inclusione e lavoro”.
A sottoscrivere l’intesa presso la sede dell’Unione Valdera, Matteo
Franconi, presidente della Sds e sindaco di Pontedera (Pi), e Stefania
Dini, dirigente territoriale di Arti (Agenzia regionale toscana per
l’impiego).
Hanno partecipato anche l’assessora regionale con delega alla formazione
professionale e al lavoro Alessandra Nardini e in videocollegamento
l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli.
L’accordo dà veste formale a una buona pratica già avviata nei mesi
scorsi e giunge dopo alcune intese analoghe firmate con le SdS
Valdinievole, Valli Estrusche, Valdarno e Lunigiana.
L’obiettivo è il consolidamento del lavoro dell’équipe multidisciplinare
che elaborerà e seguirà nella Zona distretto percorsi personalizzati di
inclusione lavorativa e cittadinanza calibrati sulle esigenze e i
particolari bisogni complessi di persone già seguite dai servizi sociali.
“Prosegue l’impegno per rendere più strutturata una presa in carico
unica e integrata grazie ad una sempre maggiore collaborazione sempre tra
sociale e servizi pubblici per l’impiego”, hanno spiegato le assessore
Nardini e Spinelli.
“L’équipe – hanno aggiunto – sarà composta da personale dedicato e
potrà farsi carico a 360 gradi dei bisogni delle persone che vivono
situazioni di svantaggio multidimensionale, povertà ed esclusione sociale,
e presentano bisogni complessi che richiedono un approccio unitario e
multidisciplinare favorendo dunque una reale inclusione sociale e
lavorativa”.
“Il Protocollo firmato oggi – ha dichiarato il presidente Matteo Franconi
– parte da una base ben solida, che ha visto Sds e Arti collaborare in
maniera sinergica su misure di contrasto alla povertà e su progetti di
avvio al lavoro di persone svantaggiate. Compiamo dunque un ulteriore passo
in avanti, per garantire una copertura sinergica e funzionale, con un
lavoro di rete in contesti ancora più ampi. L’obiettivo è il
rafforzamento del sistema integrato dei servizi sociali per interventi
diretti e mirati verso soggetti fragili e vulnerabili. Scendendo ancor più
nello specifico, questo accordo garantisce la presa in carico integrata
sociale – lavoro alle persone in carico ai servizi sociali e sociosanitari
e più in generale alle cosiddette fasce deboli del mercato del lavoro.
Sono quelle che presentano bisogni più complessi e che richiedono dunque
un approccio unitario e multidisciplinare”.
La firma del Protocollo è un ulteriore passo avanti nel percorso che la
Regione Toscana sta portando avanti, finalizzato ad una sempre più stretta
interazione tra servizi sociali e del lavoro in tutti i suoi territori.
Il percorso di nascita del SIIL ha preso avvio nel 2021 dalla Comunità di
Pratica per l’inclusione sociale (nata nel 2020 dalla collaborazione tra
Regione Toscana, Anci Toscana e l’Istituto di Ricerca Sociale di Milano
IRS) ed è proseguito sulla spinta della definizione dei Livelli Essenziali
delle Prestazioni Sociali, del Piano attuativo regionale del programma GOL
(il programma di riforma delle politiche attive del lavoro finanziato con
il Pnrr) e della disciplina dell’Assegno di inclusione. Un percorso che ha
portato alla definizione da parte della giunta regionale delle linee guida
generali del SIIL e di quelle operative per la costituzione delle équipe
interdisciplinari.
La nuova équipe unica sociale-lavoro avrà inizialmente una composizione
“essenziale” di cui faranno parte personale dei servizi sociali,
operatrici e operatori dei Centri per l’Impiego, per poi ingrandirsi in una
versione “allargata”, a cui parteciperanno tutti i servizi pubblici ed
i soggetti del terzo settore interessati.
Si configura come servizio di secondo livello, dunque non ad accesso
diretto. Entra in gioco dopo la segnalazione da parte di altri servizi ed
enti del terzo settore.
“SIIL non duplicherà i servizi esistenti, ma produrrà una integrazione
strutturale diretta a favorire i percorsi di occupabilità di persone con
bisogni complessi, tutelando le loro aspirazioni”, hanno sottolineato le
assessore, confermando l’obiettivo di estendere il servizio anche in altre
aree della Toscana.