
(AGENPARL) – Tue 15 July 2025 Nota dei gruppi di opposizione all’Assemblea legislativa dell’Umbria
(Acs) Perugia, 15 luglio 2025 – “La sinistra che governa la Regione Umbria
ha scelto di tirare dritto con la manovra fiscale e con l’aumento
spropositato delle tasse a carico di famiglie umbre, lavoratori e imprese,
ignorando persino il parere negativo della Corte dei Conti. E’ quanto emerso
ieri in Prima Commissione (https://tinyurl.com/assestamento-umbria [1]), dove
la maggioranza compatta ha confermato la volontà di procedere a testa bassa
sul percorso intrapreso. Imbarazzante, inoltre, la nota stampa diffusa dal
Partito Democratico (https://tinyurl.com/corte-conti-umbria [2]) che tenta
goffamente di ribaltare il giudizio di parifica della Corte dei Conti”. Lo
affermano i consiglieri regionali di opposizione Enrico Melasecche, Donatella
Tesei (Lega Umbria), Eleonora Pace, Paola Agabiti, Matteo Giambartolomei
(Fratelli d’Italia), Laura Pernazza, Andrea Romizi (Forza Italia) e Nilo
Arcudi (Tesei Presidente – Umbria Civica).
“Ieri in Prima Commissione – spiegano – sono emerse ancora più chiaramente
tutte le contraddizioni della manovra fiscale voluta dalla sinistra. Abbiamo
chiesto più volte all’assessore al bilancio, Tommaso Bori, di spiegare le
ragioni politiche di questa scelta, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta
convincente. Nessuna parola nemmeno sulle tempistiche e le modalità di
incarico alla KPMG sul quale la Corte dei Conti aveva sollevato perplessità
o sulla gestione delle risorse derivanti dal Payback dispositivi medici,
grazie alle quali il disavanzo sarebbe, di fatto, azzerato. Gravissima
inoltre la forzatura del regolamento da parte della maggioranza che impedisce
alle opposizioni di usufruire del tempo necessario alla presentazione degli
emendamenti, considerando che il parere del revisore dei conti è stato
fornito soltanto in mattinata. Una chiara violazione delle regole
democratiche e del rispetto delle istituzioni”.
“In risposta alla nota del PD – proseguono gli esponenti dell’opposizione
– è doveroso riportare l’attenzione sui dati e sulle parole della
magistratura contabile. Il disavanzo da 243 milioni di euro, più volte
rilanciato dalla maggioranza di sinistra come giustificazione della manovra
fiscale, è stato smascherato dalla Corte, che ha chiarito come tale importo
si riferisca esclusivamente al risultato d’esercizio delle quattro aziende
sanitarie umbre. Il disavanzo effettivo della sanità umbra per l’anno 2024
è stato certificato dalla Corte in 34 milioni di euro, tuttavia la sinistra
ha imposto una manovra fiscale da 184 milioni di euro, una stangata
spropositata e ingiustificabile. Addirittura nella sua relazione, il
presidente Colosimo evidenzia come non ci fosse alcuna necessità di
stipulare un contratto di consulenza con Kpmg, in quanto il tavolo tecnico
del ministero dell’Economia, già nel novembre 2024, aveva stimato per
l’Umbria un disavanzo di circa 40 milioni. Gli organi certificatori di
parte terza non sono le società private, ma il Mef, la Corte dei Conti e
Agenas: con quest’ultima la Regione ha peraltro rinnovato la convenzione
che era già in essere e copriva tutto il 2024. Non esiste, in nessun atto
della Corte, alcuna indicazione secondo cui tale manovra fosse necessaria o
obbligata: al contrario, viene chiarito che si è trattato di una scelta
discrezionale e politica, adottata in autonomia dalla Giunta. Anche l’uso
politico del giudizio di parifica da parte del Partito Democratico è, alla
luce di questi elementi, del tutto fuorviante. La Corte non ha mai
certificato la bontà delle scelte della Giunta, né la congruità della
manovra fiscale. Ha semplicemente attestato l’equilibrio contabile formale
del rendiconto, pur segnalando numerose criticità sostanziali, alcune delle
quali ancora aperte e oggetto di osservazioni puntuali. Per queste ragioni
riteniamo inaccettabile il tentativo della maggioranza di mistificare la
realtà e chiediamo, ancora una volta, il ritiro della manovra fiscale,
fondata su presupposti contabili errati e valutazioni arbitrarie”.
“Come centrodestra e civici – concludono – continueremo a vigilare e
chiederemo conto di cosa stiano facendo i direttori delle aziende sanitarie
per ripianare i bilanci e su quali voci specifiche verranno utilizzati i
proventi delle tasse. L’Umbria ha bisogno di serietà e i cittadini
meritano rispetto, non la propaganda della sinistra costruita su numeri
distorti”. RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80500
[1] https://tinyurl.com/assestamento-umbria
[2] https://tinyurl.com/corte-conti-umbria