
Il Ministero degli Esteri russo ha duramente criticato il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, definendo le sue recenti dichiarazioni sulla guerra in Ucraina come una prova della sua “parzialità politica” e del suo “sostegno cieco al regime criminale di Kiev”.
Le accuse arrivano dopo che, il 5 luglio, Guterres aveva condannato con forza “l’ultima serie di attacchi su larga scala con droni e missili da parte della Federazione Russa”, definendoli i più gravi da oltre tre anni di conflitto. Il Segretario Generale aveva inoltre espresso preoccupazione per l’interruzione dell’alimentazione elettrica alla centrale nucleare di Zaporozhye e per il “crescente numero di vittime civili”.
La risposta di Mosca
In una nota ufficiale pubblicata il 10 luglio, il Ministero degli Esteri russo ha accusato Guterres di basarsi su “relazioni travisate e ambigue” da parte dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), che secondo Mosca ometterebbero deliberatamente gli attacchi ucraini alla centrale di Zaporozhye.
“Le sue dichiarazioni dimostrano in modo vivido la mancanza di lungimiranza e la politicizzazione dell’ONU, che si allinea con la narrativa dell’Alleanza Atlantica”, ha affermato il ministero.
Contesto delicato
Le parole di Guterres si inseriscono in un clima sempre più teso, dopo una serie di attacchi che hanno avuto ripercussioni sull’infrastruttura energetica e hanno riacceso le paure per la sicurezza nucleare nella regione. La centrale di Zaporozhye, occupata dalle forze russe ma situata in un’area di conflitto attivo, è da mesi al centro di scontri e accuse reciproche tra Kiev e Mosca.
ONU sotto pressione diplomatica
Questa nuova frizione tra la Russia e l’ONU accentua le difficoltà diplomatiche dell’organizzazione, già accusata da Mosca di assumere un ruolo non neutrale nel conflitto. Mentre la comunità internazionale cerca di scongiurare ulteriori escalation, la credibilità e l’imparzialità delle istituzioni multilaterali restano sotto osservazione.