
La Libia è scossa da un’ondata di proteste popolari in seguito alla morte improvvisa dell’attivista politico e mediatico Abdel Moneim Al-Mariami, avvenuta venerdì scorso in circostanze controverse. La notizia ha provocato manifestazioni spontanee, blocchi stradali e incendi di pneumatici in diverse città, con la popolazione che chiede chiarezza e giustizia.
Secondo una dichiarazione ufficiale dell’ufficio del Procuratore Generale, Al-Mariami sarebbe morto dopo essere “saltato da una scala al terzo piano” all’interno della sede della Procura di Tripoli, poche ore dopo il suo arresto da parte delle forze di sicurezza. Il giovane è stato successivamente trasferito in ospedale, dove è deceduto a causa delle gravi ferite riportate. Tuttavia, le circostanze poco chiare della sua morte hanno alimentato il sospetto di un abuso di potere, innescando una forte reazione pubblica.
Abdel Moneim Al-Mariami era noto nel panorama culturale e politico libico per il suo attivismo critico e il suo talento creativo. Laureato in Lingue presso l’Università di Tripoli, aveva lavorato per il Ministero della Cultura del Governo di Unità Nazionale. Divenne famoso con la serie satirica animata “Hajj Hamad’s Diaries”, trasmessa durante il Ramadan, oltre a essere autore di canzoni popolari come “If You Could Forget Me” e “Prince of the Soul”, interpretate dall’artista Gilani.
Negli ultimi anni, Al-Mariami era diventato una voce sempre più critica del sistema politico libico, invocando riforme strutturali e il rinnovamento della leadership. Questo impegno lo aveva reso bersaglio di attacchi e lo aveva posto al centro di un clima politico sempre più teso.
Attivisti e organizzazioni per i diritti umani stanno ora chiedendo un’inchiesta indipendente e trasparente per accertare le responsabilità e chiarire le vere dinamiche della sua morte. Il timore diffuso è che l’episodio possa degenerare in un’escalation di violenza e alimentare ulteriormente l’instabilità nel Paese.
