
(AGENPARL) – Thu 03 July 2025 *Studio C.R.E.A. sanità fotografa l’Umbria nel quinquennio 2019-2024.
**Direzione
salute e Presidente al lavoro a pieno ritmo per invertire la rotta:
“Priorità del Piano socio sanitario sarà risolvere i problemi
dell’integrazione socio-sanitaria su tutto il territorio regionale”*
(AUN) – Roma, 3 luglio 2025 –Si è tenuto ieri 2 luglio presso l’Istituto
Luigi Sturzo di Roma l’evento di presentazione della XIII edizione dello
studio “Livelli di tutela della Salute: le Performance Regionali”, condotto
dal C.R.E.A. Sanità dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Per la Regione
Umbria ha partecipato Daniela Donetti, Direttore Salute e Welfare, che ha
illustrato le strategie regionali per il miglioramento del sistema
sanitario territoriale.
Lo studio condotto dal C.R.E.A. Sanità, analizza le performance sanitarie
regionali nel periodo 2019-2024, colloca l’Umbria al quindicesimo posto
nella classifica nazionale con un indice di performance del 34% del massimo
teorico raggiungibile, evidenziando margini significativi di miglioramento.
Nello studio l’Umbria presenta particolari criticità sulla presa in carico
delle persone, soprattutto anziani e fragili, sull’integrazione socio
sanitaria, sulla costruzione delle rete oncologica integrata, sulla
mobilità passiva, sull’utilizzo del fascicolo sanitario elettronico, tutte
questioni a cui l’attuale Giunta regionale ha dato immediata priorità e per
le quali sta fornendo soluzioni strutturali anche attraverso una mappatura
complessiva dei bisogni e una programmazione che troverà compimento nel
Piano Sociosanitario Regionale 2025-2030.
“I dati presentati oggi, riferiti agli anni 2019-2024, confermano la
necessità di una riorganizzazione complessiva del nostro sistema sanitario
regionale”, ha dichiarato la dottoressa Donetti. “Con questo obiettivo
stiamo costruendo il nuovo Piano Socio-Sanitario 2025-2030 attraverso un
metodo di co-progettazione che vede la partecipazione attiva di
professionisti sanitari, amministratori locali, associazioni di pazienti,
sindacati, ordini professionali e cittadini”, ha precisato la dottoressa
Donetti. “Questo approccio bottom-up garantisce che le strategie regionali
nascono dall’ascolto delle reali esigenze del territorio e dall’esperienza
diretta di chi opera quotidianamente nel sistema sanitario”.
Il percorso partecipativo si sviluppa attraverso tavoli tematici
territoriali, focus group con i professionisti sanitari, consultazioni
pubbliche e survey rivolte ai cittadini per raccogliere proposte e
priorità. Particolare attenzione è dedicata al coinvolgimento delle
associazioni di volontariato e del terzo settore, che rappresentano un
patrimonio fondamentale per l’implementazione di politiche sociosanitarie
efficaci. Il Piano Territoriale, invece, declina operativamente le
strategie a livello locale, favorendo l’integrazione tra servizi sanitari e
sociali e potenziando la medicina di prossimità.
“La nostra visione punta a superare la frammentazione dell’offerta
sanitaria attraverso una maggiore integrazione tra ospedale e territorio”,
ha spiegato Donetti. “Il Piano Sociosanitario Regionale 2025-2030,
costruito con il contributo di tutti gli stakeholder del sistema, prevede
investimenti significativi nella digitalizzazione dei servizi, nel
potenziamento della prevenzione e nell’ampliamento dell’assistenza
domiciliare, con particolare attenzione alle aree interne e alle fasce di
popolazione più vulnerabili”.