
(AGENPARL) – Wed 02 July 2025 Valichi montani, Bonelli: “Calderoli da ok a caccia nei valichi montani:
destra e’ killer di natura e animali.”
“Mentre la crisi climatica, di cui il caldo rovente di questi giorni è un
esempio, crea gravi conseguenze economiche, sociali e ambientali, la
priorità del governo è autorizzare la caccia in alta quota nei valichi
montani, in aperta violazione della legge nazionale, del diritto
dell’Unione Europea e delle sentenze della Corte Costituzionale.
Il Governo, con il ministro Calderoli, conferma che darà parere favorevole
in aula all’emendamento della Lega per la caccia in alta quota nelle rotte
interessate dal passaggio dell’avifauna migratoria.
“La destra è killer degli animali, una destra infame che non conosce limiti
né giuridici né morali. Cancellano il divieto assoluto di caccia sui
valichi montani, previsto dalla legge nazionale 157 del 1992, aprendo così
la strada a una mattanza che mette a rischio milioni di uccelli migratori.”
Lo dichiara Angelo Bonelli, deputato AVS e co-portavoce di Europa Verde.
“I valichi montani sono veri e propri corridoi ecologici per l’avifauna in
migrazione, che qui si trova particolarmente esposta e vulnerabile. È per
questo che l’Unione Europea, con la Direttiva Uccelli, e la nostra legge
nazionale vietano l’attività venatoria entro un chilometro da questi
passaggi. Ma per la Lega e questa destra killer, sparare e ammazzare gli
animali è legittimo, e per chi rappresenta gli interessi delle doppiette,
la vita selvatica e la natura non valgono nulla!”
“Non solo – aggiunge Bonelli – questo emendamento ignora e svuota di
significato la sentenza della Corte Costituzionale n. 254/2022, che aveva
già bocciato i tentativi della Lombardia di aggirare la legge nazionale, e
ignora anche l’ultima sentenza del TAR Lombardia (n. 1516/2025), che ha
ribadito l’obbligo del divieto assoluto di caccia sui valichi.”
“Siamo di fronte a un attacco frontale alla biodiversità e alla legalità.
Il Parlamento non può diventare il luogo in cui si cancellano anni di
conquiste ambientali solo per compiacere una minoranza organizzata e
aggressiva come la lobby venatoria. Le rotte migratorie sono patrimonio
comune, non un poligono di tiro per pochi.” conclude il leader
ambientalista.
UFFICIO STAMPA EUROPA VERDE