
(AGENPARL) – Wed 02 July 2025 SEPARAZIONE CARRIERE, M5S: ‘NON DISTURBARE CHI VUOLE FARE’ DI MELONI SIGNIFICA IMPUNITA’
ROMA, 2 lug. – “A inizio legislatura la presidente Meloni ha dichiarato che il suo intento era quello di non disturbare chi vuole fare. Poi abbiamo capito qual era l’intento reale, cioè chi non volevano disturbare. Hanno iniziato togliendo i reato di corruzione dall’alveo dell’ergastolo ostativo, poi hanno abolito il reato d’abuso d’ufficio, due bei favori ai colletti bianchi, una garanzia di impunità. Poi sono arrivati il divieto di pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare, l’abolizione del controllo concomitante della Corte dei conti sui fondi del Pnrr e il limite a 45 giorni per le intercettazioni. Oggi arriva il lampo di genio: visto che siamo a oltre metà legislatura e non ce la fanno a cancellare tutte le leggi che disturbano chi vuole fare affari sulle spalle dei cittadini in maniera disonesta, ecco la trovata di sottoporre i pm al controllo dell’Esecutivo. Abbiamo tolto il velo di ipocrisia e il silenzio della maggioranza e del Governo valgono più di cento parole”.
Lo ha detto in aula a Palazzo Madama la senatrice M5S Dolores Bevilacqua.
“I cittadini – ha detto il senatore M5S Roberto Cataldi – si aspetterebbero una riforma della giustizia che intervenga sul fatto che bisogna aspettare cinque anni per avere una sentenza di primo grado, quindici anni per avere una sentenza definitiva. Questa riforma cosa fa? Come incide sulla giustizia? Non velocizza i processi, non aumenta l’organico di personale, non crea un tribunale in più, non migliora la digitalizzazione. Vuole impedire i passaggi di carriera? Vi siete accorti che i passaggi di carriera sono una percentuale praticamente irrilevante?”.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle