
(AGENPARL) – Wed 02 July 2025 La giunta ha approvato il “Progetto per la realizzazione di interventi di
etnoclinica in carcere”, un’iniziativa innovativa finalizzata a migliorare
l’assistenza sanitaria per i detenuti stranieri, che rappresentano una
quota significativa della popolazione carceraria regionale. Elaborato in
collaborazione con i Direttori delle Aree sanità penitenziaria e approvato
dalle Direzioni sanitarie delle Aziende USL toscane, il progetto nasce
dalla necessità di superare le barriere linguistiche e culturali che
spesso ostacolano la presa in carico e la cura dei detenuti stranieri da
parte degli operatori sanitari.
“L’iniziativa si inserisce nell’impegno della Regione Toscana per una
sanità equa e accessibile – ha detto il presidente Eugenio Giani -, anche
in contesti complessi come quello carcerario dove il rispetto delle
diversità culturali può fare la differenza nella qualità delle cure e
nel percorso di recupero”.
“Questo progetto rappresenta un passo importante verso un sistema sanitario
penitenziario sempre più inclusivo e attento alle specificità culturali”,
ha dichiarato l’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini.
“Garantire un’assistenza adeguata a tutti i detenuti, a prescindere dalla
loro provenienza, è un dovere civico e un elemento fondamentale per la
riabilitazione e il reinserimento sociale”.
Per garantire un’assistenza clinica e terapeutica appropriata, il progetto
prevede l’attivazione di percorsi sanitari integrati con il supporto di
psicologi, etnopsicologi, antropologi, mediatori etnoclinici e linguistici,
ed etnopsicoterapeuti. All’iniziativa sono state destinati 80.000 euro,
ripartiti tra le tre Aziende sanitarie toscane in base alla presenza di
detenuti stranieri nelle rispettive aree di competenza: 42.000 euro
all’Azienda USL Toscana Centro; 28.000 all’Azienda USL Toscana Nord Ovest e
10.000 all’Azienda USL Toscana Sud Est. La sperimentazione avrà una durata
di un anno, al termine del quale sarà effettuata una valutazione.