
(AGENPARL) – Mon 30 June 2025 Comunicato stampa
*Il Metodo Tariffario Rifiuti migliora l’efficienza gestionale del sistema
rifiuti*
*Uno studio del Centro studi in Economia e Regolazione dei Servizi,
dell’Industria e del Settore pubblico (CESISP) dell’Università di
Milano-Bicocca fa il punto su cosa è cambiato dall’introduzione del nuovo
sistema tariffario, sulle disomogeneità territoriali e sulle prospettive di
miglioramento. Presente il Ministro Gilberto Pichetto Fratin *
Milano, lunedì 30 giugno – L’introduzione del Metodo Tariffario Rifiuti
(MTR) da parte di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e
Ambiente) ha portato a un aumento medio dell’*efficienza gestionale
dell’14%* nel triennio 2021–2023 rispetto al periodo pre-MTR (2015–2019). A
dirlo è lo studio condotto dal Centro studi in Economia e Regolazione dei
Servizi, dell’Industria e del Settore pubblico (CESISP) dell’Università di
Milano-Bicocca, presentato durante il convegno “*Il ciclo integrato dei
rifiuti urbani: efficienza ed efficacia del nuovo metodo tariffario”*,
tenutosi questa mattina nell’auditorium del Bicocca Pavilion (BiM), alla
presenza del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica *Gilberto
Pichetto Fratin* e del presidente di Arera (Autorità di Regolazione per
Energia Reti e Ambiente), *Stefano Besseghini*.
A illustrare i risultati della ricerca (che si possono consultare nella
sintesi disponibile a questo link
)
sono stati i professori *Massimo Beccarello* e *Giacomo Di Foggia*, che
hanno guidato l’analisi condotta su un campione di quasi *5000 comuni
italiani* nel periodo *2015–2023*. La ricerca evidenzia come l’introduzione
del *Metodo Tariffario Rifiuti *abbia portato anche a una *riduzione delle
disomogeneità territoriali del 13%*, a conferma del contributo del MTR nel
rendere il sistema più equo e uniforme a livello nazionale.
L’analisi su base territoriale mostra *forti differenze regionali*: alcune
aree, come il triveneto, si attestano tra i best performer, mentre altre
regioni registrano *margini di miglioramento potenziale significativi*. Se
tutte e 20 le regioni italiane nell’ambito del ciclo integrato dei rifiuti
urbani operassero con lo *stesso livello di efficienza delle più virtuose*,
si potrebbero *risparmiare almeno 323 milioni di euro annui*, 202 dei quali
nella raccolta e trasporto e 121 nel trattamento e smaltimento», spiegano
Beccarello e Di Foggia.
Nei *capoluoghi di regione*, Trento, Venezia e Trieste mostrano i livelli
di efficienza più elevati mentre vi sono notevoli spazi di efficientamento
a Napoli, Perugia o Bologna.
Lo studio conferma un *effetto positivo della raccolta differenziata sulla
riduzione dei costi*. Il dato è particolarmente evidente nelle gestioni
“porta a porta”, che risultano più efficienti rispetto ai modelli misti o
stradali.
Un altro aspetto sottolineato dallo studio riguarda la *TARI puntuale*, che
si dimostra *efficace nel Nord Italia*, dove contribuisce a ridurre i costi
e aumentare la raccolta differenziata. Al Centro-Sud l’impatto è meno
marcato, soprattutto nei territori con *dotazione impiantistica
insufficiente*. Tuttavia, i ricercatori evidenziano come la tariffazione
puntuale possa *mitigare gli svantaggi strutturali* e agire come *leva di
riequilibrio territoriale*, specialmente nel nuovo contesto normativo.
«Negli ultimi anni il quadro di regolamentazione promosso da Arera ha
aumentato l’efficienza del servizio a livello nazionale ma molto deve
essere ancora fatto. la tutela dell’ambiente attraverso un maggiore
recupero dei materiali di scarto è la via maestra anche per ridurre i costi
del servizio», osservano i due professori. Secondo il CESISP, in
definitiva, il nuovo assetto regolatorio ARERA rappresenta un *passo avanti
decisivo verso una gestione più efficiente, trasparente ed equa dei rifiuti
urbani in Italia*, valorizzando le buone pratiche e riducendo i divari
storici tra territori.
*Per maggiori informazioni*
*Ufficio Stampa Università di Milano-Bicocca*
Ufficio Stampa
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