
Il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdel Aati ha rivelato che il paese ha subito perdite superiori a 8 miliardi di dollari negli introiti del Canale di Suez, a causa del calo del traffico navale provocato dall’insicurezza crescente nel Mar Rosso e nello stretto di Bab el‑Mandeb. Le tensioni, generata soprattutto dagli attacchi dei ribelli Houthi, hanno causato un crollo del 65% dei proventi rispetto al 2023, con un impatto stimato di 600 milioni di dollari al mese .
Il ministro ha sottolineato che l’Egitto è tra i paesi più danneggiati da questa crisi e che si è attivato diplomaticamente, anche con l’Iran, per ridurre le minacce alla navigazione. Ha definito “linea rossa” ogni presenza militare esterna stabile nel Mar Rosso, chiarendo che il controllo di questo corridoio strategico spetta esclusivamente agli Stati costieri .
La fragilità della sicurezza marittima ha inoltre portato a un aumento dell’attività militare americana nella zona, con nuove basi allestite per un confronto potenziale con l’Iran .
