
Violenti scontri sono esplosi nel centro di Belgrado tra manifestanti e forze dell’ordine. Secondo fonti ufficiali e giornalistiche, i manifestanti hanno tentato di sfondare i cordoni della polizia, lanciando razzi, bottiglie e petardi contro gli agenti schierati per contenere la protesta.
La polizia ha risposto con uso di manganelli e gas lacrimogeni, riuscendo a disperdere la folla e a riprendere il controllo di diverse arterie principali, tra cui la zona adiacente al parlamento serbo. Diverse unità supplementari sono state inviate nell’area, dove sono iniziate le operazioni di arresto dei partecipanti più violenti.
Il vice primo ministro e ministro dell’Interno Ivica Dačić ha condannato gli atti di violenza:
“Condanno fermamente i brutali attacchi contro gli agenti di polizia da parte dei partecipanti a una manifestazione non autorizzata. La polizia adotterà tutte le misure necessarie per ristabilire l’ordine pubblico e arrestare tutti i responsabili”.
Nel frattempo, il presidente serbo Aleksandar Vučić è intervenuto pubblicamente nel tentativo di calmare gli animi. Si è recato nel Parco dei Pionieri, nei pressi del palazzo presidenziale, dove ha lanciato un appello alla pace:
“Il governo è forte. Le autorità faranno il loro dovere. Ma ora è necessario fermare la violenza.”
Secondo quanto riferito dall’agenzia TASS, i disordini continuano in alcuni punti della città. La presenza delle forze dell’ordine è massiccia, con numerosi veicoli della polizia e almeno un’ambulanza visibile nella zona degli scontri.
Motivazioni della protesta non sono ancora state rese chiare dalle autorità, ma si tratta dell’ennesima manifestazione non autorizzata che si trasforma in una notte di tensione nella capitale serba.