
(AGENPARL) – Sun 29 June 2025 Il mondo è in preda a tensioni e conflitti che ne minano gli equilibri.
Molti analisti paventano il rischio di una nuova guerra mondiale. In tutto
questo l’Unione europea, che pure dovrebbe avere un ruolo importante,
sembra aver perso completamente peso e voce. Per capire cosa sta succedendo
all’Ue, nata per garantire la pace, arriva un check up sul suo stato di
salute dal responso poco rassicurante, accompagnato dall’indicazione di una
terapia d’urto che permetta di superare l’impasse attuale di Bruxelles e
recuperare i valori fondanti del sogno europeo. A misurare la febbre che
mina questa istituzione e che, partendo da palazzo Berlaymont, si diffonde
tra gli Stati membri e i cittadini, è il saggio di Pierluigi Franco “Cosa
resta dell’Europa. Il destino dell’Unione tra crisi e rilancio”,
Rubbettino, pp.168, euro 16, in libreria e online dal 20 giugno 2025.
Il saggio mette a fuoco le vulnerabilità dell’attuale Ue partendo da una
serie di quesiti ai quali l’Europa deve dare risposta in fretta per uscire
dal pantano e riprendere la strada della crescita, dell’integrazione e
della pace per le quali era nata. E dunque, nelle pagine dell’opera, si
offre risposta a una serie di interrogativi: cosa resta del progetto di
Stato federale europeo? Come si può considerare oggi l’Unione europea sotto
il profilo istituzionale e giuridico? Quanto è indipendente la politica
dell’Europa da pressioni esterne? Quale è il reale peso dell’Ue sul piano
internazionale? Ed è ancora pensabile un processo di integrazione con 27
Stati nei quali sembra predominare il ritorno ai nazionalismi?
L’opera si articola in quattro sezioni che ripercorrono la parabola prima
ascendente e poi discendente del progetto di Stato federale europeo. La
prima parte riguarda il concetto di Europa unita nella storia; la seconda
ripercorre le fasi del progetto di Comunità europea e di integrazione nel
secondo dopoguerra e la sua progressiva realizzazione (dai Trattati di Roma
al Trattato di Maastricht); la terza analizza i punti critici istituzionali
e giuridici dell’attuale Unione europea allargata a 27 Paesi; la quarta
prende in esame l’attuale attività politica ed economica dell’Ue tra il
nuovo concetto di resilienza, l’agenda strategica priva del fondamentale
riferimento all’integrazione, l’ombra della grande finanza dietro la
politica comunitaria e la politica Ue a fronte della guerra in Ucraina e
dei fenomeni migratori.
Nel suo studio l’autore, con trenta anni di esperienza all’agenzia Ansa nei
settori economia ed esteri, coniuga la rigorosa esposizione di fatti,
frutto di una accurata ricerca basata su documenti ufficiali e notizie di
cronaca recente e lontana, con il richiamo a un ritorno alle origini che a
volte assume i toni del pungente pamphlet. Un percorso che non esita a
denunciare ritardi, incertezze, opportunismi politici, impauriti
dietrofront e timidezze eccessive che hanno portato negli anni a tradire il
messaggio e gli obiettivi dei fondatori e delle fondatrici dell’Europa
unita e a ridurre l’Ue a un gigante burocratico privo di peso politico
internazionale.
Pierluigi Franco laureato in Giurisprudenza, giornalista professionista, ha
lavorato per trent’anni all’Agenzia ANSA dove, nella redazione Esteri, è
stato capo del servizio ANSAmed (Mediterraneo e Medio Oriente) e ideatore
di ANSA Nuova Europa (Est Europa e Balcani), che ha coordinato dalla sede
di Trieste. È stato poi capo dell’ufficio di corrispondenza dell’ANSA a
Teheran ed è stato l’ultimo giornalista occidentale a operare stabilmente
nella Repubblica Islamica dell’Iran. Prima di approdare all’ANSA ha
lavorato nei quotidiani romani Il Messaggero, dove ha svolto il
praticantato, e Il Tempo, oltre a varie collaborazioni tra le quali quelle
con Il Sole 24 Ore, con Radio 24 e con la Tv tedesca Zdf. Ha collaborato
con l’Istituto nazionale di studi crociani per il quale ha pubblicato
lavori sull’opera e sul pensiero di Benedetto Croce. Ha svolto consulenze e
docenze in ambito di Forze Armate. Ha operato in diverse aree tra le quali
Est Europa, Balcani, Medio Oriente, Asia Centrale e Sud-Est asiatico.
Nel 2022 ha pubblicato con Rubbettino “Gorbačëv il furbo ingenuo”.
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