
La missione è stata condotta dall’83° Gruppo SAR (Search And Rescue) di Cervia in sinergia con il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Marche
È decollato nella tarda serata di ieri, lunedì 24 giugno, un elicottero HH-139B dell’83° Gruppo SAR (Search And Rescue) del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare, di stanza a Cervia (RA), per il recupero di due alpinisti bloccati in parete sulla Quinta Piccola del Monte Bove, in provincia di Macerata.
L’equipaggio in prontezza d’allarme ha ricevuto l’ordine di missione dal Rescue Coordination Center (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (FE), a seguito della richiesta di intervento da parte del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico.
L’elicottero si è dapprima diretto in località Frontignano (MC), dove ha imbarcato alcuni tecnici e sanitari del Soccorso Alpino, per poi dirigersi nell’area di intervento, un’area molto impervia con un’alta parete rocciosa caratterizzata tra l’altro da una fitta vegetazione. La mancanza di luce ha reso particolarmente impegnative le fasi del soccorso, l’equipaggio ha infatti utilizzato i Night Vision Goggle (visori notturni) e una speciale telecamera (wescam) in dotazione.
Una volta localizzato il punto dove si trovavano i due alpinisti, l’equipaggio militare ha effettuato una complessa operazione di aviosbarco della squadra di soccorritori nel punto più vicino per raggiungere le due persone ed effettuare il soccorso.
I due alpinisti, un uomo e una donna di cui uno ferito ma cosciente, sono stati raggiunti dai tecnici del soccorso alpino che hanno provveduto a far calare la donna alla base della parete, per essere soccorsa da una squadra a terra, mentre l’uomo, dopo essere stato stabilizzato è stato evacuato tramite verricello, è stato trasportato a Frontignano dove è stato affidato all’ambulanza per ulteriori cure.
L’intera operazione ha messo, ancora una volta, in evidenza la fondamentale collaborazione tra il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e l’Aeronautica Militare, frutto di un accordo consolidato per operazioni di ricerca e soccorso in ambienti impervi. La sinergia tra le competenze alpinistiche e aeronautiche si è rivelata ancora una volta cruciale per garantire la salvaguardia della vita umana.
L’elicottero HH-139B ha fatto rientro alla base di Cervia (RA) alle prime luci dell’alba, concludendo una missione caratterizzata da estrema difficoltà operativa e condizioni ambientali particolari, dimostrando ancora una volta l’efficacia della macchina dei soccorsi in scenari complessi e difficili.
Il 15° Stormo garantisce, 24 ore su 24, ogni singolo giorno dell’anno, la ricerca e il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di pazienti in imminente pericolo di vita e il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche complesse, sia di giorno sia di notte.
Dalla sua costituzione a oggi, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato migliaia di persone in pericolo di vita, mentre in estate svolgono anche attività Antincendio Boschivo (AIB) nell’ambito degli assetti forniti dalla Difesa per questa campagna. Dal 15° Stormo di Cervia, oltre l’82° Centro SAR di Trapani, dipendono, dislocati su tutto il territorio nazionale, anche l’80° Centro SAR di Decimomannu (Cagliari), l’85° Centro SAR di Pratica di Mare (Roma), l’84° Centro SAR di Gioia del Colle (Bari) e l’83° Gruppo SAR, sito proprio su Cervia (Ravenna).
I Reparti di volo dell’Aeronautica Militare sono in grado di assicurare il trasporto di pazienti, organi, equipe mediche e ambulanze, anche in condizioni meteorologiche complesse. Sono centinaia ogni anno le ore di volo effettuate, per questo genere di interventi, oltre che dagli elicotteri del 15° Stormo di Cervia, dagli aerei del 31° Stormo di Ciampino, del 14° Stormo di Pratica di Mare e della 46ª Brigata Aerea di Pisa.



