
Sentenza del Tribunale dell’UE nella causa T-366/22 | Ryanair / Commissione (Condor II; COVID-19)
Il Tribunale dell’Unione europea ha respinto il ricorso presentato da Ryanair contro la decisione della Commissione europea che approvava l’aiuto statale della Germania a favore della compagnia aerea Condor per il periodo pandemico del 2020.
L’aiuto consisteva in due prestiti garantiti dallo Stato per un totale di 400 milioni di euro, di cui 144,1 milioni qualificati come aiuto di Stato secondo il diritto dell’UE. Ryanair contestava tale misura, sostenendo che la Commissione avrebbe dovuto avviare un’indagine formale, a causa di presunti dubbi sulla compatibilità dell’aiuto con il mercato interno.
Tuttavia, il Tribunale ha stabilito che:
- Ryanair non ha dimostrato di essere direttamente e individualmente interessata dalla misura, salvo per quanto riguarda il mantenimento dei propri diritti procedurali.
- La Commissione non era tenuta ad avviare un’indagine formale, poiché non vi erano sufficienti elementi che giustificassero dubbi seri sulla compatibilità dell’aiuto.
- Il nesso causale tra le restrizioni di viaggio dovute al COVID-19 e i danni subiti da Condor è stato considerato valido.
- Il piano aziendale della Condor per il 2020, incluso lo scenario controfattuale dell’acquisizione da parte di un investitore, era plausibile.
- Non è emersa una sovracompensazione dei danni né una discriminazione nei confronti di altre compagnie aeree, inclusa Ryanair.
Il Tribunale ha inoltre sottolineato che l’eventuale difficoltà finanziaria della Condor non impediva la concessione dell’aiuto, se conforme ai requisiti previsti per ciascun tipo di intervento.
La decisione può essere impugnata davanti alla Corte di giustizia entro due mesi e dieci giorni dalla notifica.