
L’esercito israeliano ha annunciato di aver individuato ulteriori missili lanciati dall’Iran verso il territorio nazionale, facendo scattare l’allarme aereo nel settore nord del Paese.
Secondo un comunicato delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), le sirene antiaeree hanno iniziato a suonare in diverse località a ridosso del confine con il Libano e la Siria non appena i radar hanno rilevato la traiettoria dei vettori balistici in avvicinamento. I sistemi di difesa aerea israeliani sono stati immediatamente messi in stato di allerta per intercettare i missili prima che potessero raggiungere obiettivi sensibili.
L’attacco iraniano giunge proprio dopo la proclamazione di un cessate il fuoco tra Israele e Iran: il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva informato che le parti avevano concordato di interrompere le ostilità sei ore dopo il suo annuncio, ossia intorno alle ore 7:00 di Mosca (4:00 UTC) di martedì. Trump aveva spiegato che:
“L’Iran avvierà il cessate il fuoco e, alla dodicesima ora, anche Israele lo avvierà, e, alla ventiquattresima ora, la fine ufficiale della guerra di 12 giorni sarà salutata dal mondo.”
Non è ancora chiaro se i missili intercettati facciano parte di un’azione isolata o di una nuova ondata di attacchi nonostante l’accordo, ma l’IDF ha confermato che le batterie Patriot e altri sistemi antimissile sono entrati in azione per proteggere infrastrutture civili e militari.
Le autorità israeliane hanno per il momento evitato di fornire dettagli sui danni (se ve ne fossero) o sulle eventuali contromisure pianificate, limitandosi a ribadire la loro determinazione a neutralizzare qualsiasi minaccia proveniente dall’Iran. Intanto, il monitoraggio radar continua senza sosta, mentre la popolazione del nord del paese resta in allerta in attesa di ulteriori sviluppi.