
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno annunciato di aver completato, poche ore fa, la più massiccia serie di attacchi aerei contro obiettivi militari a Teheran dall’inizio dell’escalation del conflitto il 13 giugno. Lo ha riferito la portavoce ufficiale dell’IDF, Effie Defrin, in una dichiarazione rilasciata ai media.
Secondo Defrin, l’operazione ha preso di mira i centri nevralgici del potere militare e di sicurezza iraniano, compresi il quartier generale dell’apparato di sicurezza interna del regime e posizioni strategiche del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC).
“Le IDF hanno condotto la più ampia ondata di attacchi su Teheran finora. Circa 50 caccia dell’Aeronautica Militare israeliana hanno sganciato oltre 100 munizioni guidate su obiettivi militari, utilizzando informazioni d’intelligence di alta qualità,” ha dichiarato Defrin.
L’operazione, pianificata da settimane, rappresenta una risposta diretta alle minacce persistenti provenienti dal territorio iraniano, e punta a disarticolare la capacità offensiva del regime islamico.
“Il nostro messaggio è chiaro,” ha aggiunto la portavoce.
“Israele continuerà a colpire ogni elemento e strato del regime iraniano che rappresenta una minaccia per la nostra sicurezza nazionale.”
Secondo fonti militari, ulteriori operazioni sono già in fase di pianificazione e Israele non esclude nuove azioni contro altre infrastrutture militari iraniane se ritenute un pericolo imminente.
Al momento non sono stati confermati danni collaterali o vittime civili da fonti indipendenti. Teheran non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale, ma si prevede una risposta diplomatica o militare nelle prossime ore, in un contesto regionale già altamente teso.
L’attacco rappresenta un nuovo punto di rottura nei rapporti tra Israele e Iran, portando la crisi mediorientale a un livello di allerta ancora più elevato.