
Presentato oggi in conferenza stampa alla Camera il “primo progetto di intelligenza artificiale per l’analisi documentale, completamente autonomo e sicuro, sviluppato per supportare il lavoro della ‘Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari'”.
A illustrarlo il presidente della Commissione on. Jacopo Morrone, insieme all’on. Marco Simiani, segretario della Commissione, e all’ing. Lucio D’Alessandro responsabile del team di esperti che ha elaborato il sistema.
“Per la prima volta – ha affermato il presidente Morrone – una Commissione d’inchiesta si pone all’avanguardia nell’utilizzo di I.A., dotandosi di uno strumento capace di analizzare migliaia di documenti in tempi brevi, garantendo la totale riservatezza e la sicurezza dei dati sensibili. L’acquisizione documentale è una delle attività fondamentali per la conoscenza di fenomeni di nostra competenza anche molto complessi. Questa massa di documenti confluisce in un archivio, gestito da uomini del nucleo specializzato della Guardia di Finanza, dove si procede alla loro protocollazione e alla loro classificazione per poi metterli a disposizione dei commissari e dei collaboratori per la redazione delle relazioni, risultato finale dell’attività d’inchiesta della Commissione. L’archivio è dunque composto da un’enorme varietà di documenti: per darne un’idea, nell’attuale legislatura ammonta a oltre 80.000 pagine, a cui si aggiungono le migliaia di documenti delle passate legislature. Una mole di informazioni da analizzare in tempi spesso ristretti sia per l’andamento dei lavori parlamentari, sia per il rapido evolversi dei fenomeni oggetto d’indagine. A questo si aggiunge l’obbligo di non compromettere la sicurezza delle informazioni trattate. Di qui, la caratteristica distintiva e rivoluzionaria di questo sistema, quella di operare in modalità completamente offline, funzionando esclusivamente sui server interni della Commissione totalmente isolati dalla rete Internet. Oltre alla sicurezza, il sistema consente vantaggi sul piano dell’efficienza, dei tempi di lavorazione dei documenti e di accuratezza delle informazioni estratte. Tengo tuttavia a sottolineare che questo strumento non sostituisce il giudizio umano, ma lo supporta fornendo elementi di analisi e suggerimenti: le decisioni finali rimangono sempre in capo all’organo istituzionalmente deputato all’attività d’inchiesta”.
“È stata una scelta collegiale – ha precisato l’on. Simiani – che ha trovato la Commissione in piena sintonia nel dare avvio a un progetto ancora in fase sperimentale che consente di utilizzare l’innovazione tecnologica per velocizzare le attuali procedure di archiviazione e per supportare le esigenze specifiche dell’inchiesta parlamentare, garantendo efficienza operativa e massima sicurezza e sfruttando le potenzialità dell’intelligenza artificiale senza compromettere la riservatezza dei dati sensibili”.