
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno annunciato che Israele ha condotto un attacco militare simultaneo contro obiettivi strategici in quattro località dell’Iran, colpendo lanciamissili, droni e infrastrutture militari considerate una minaccia diretta per lo Stato ebraico.
“Questa mattina (domenica), sotto la guida della Direzione di intelligence delle IDF, circa 30 jet da combattimento dell’Aeronautica Militare Israeliana (IAF) hanno lanciato oltre 60 munizioni su decine di obiettivi militari in tutto l’Iran”, ha comunicato l’esercito.
Gli attacchi hanno colpito quattro aree chiave: Isfahan, Bushehr, Ahvaz e Yazd. Tra gli obiettivi principali figuravano lanciamissili a lungo raggio, centri di comando e siti di produzione di droni e difese aeree.
In particolare, l’IDF ha riferito che:
- A Yazd, è stato colpito il Centro di Comando Missilistico Strategico “Imam Hussein”, dal quale erano partiti circa 60 missili diretti contro Israele.
- A Isfahan, Bushehr e Ahvaz, sono stati neutralizzati lanciatori di missili e altre infrastrutture militari.
- Sono stati inoltre colpiti impianti di produzione per batterie di difesa aerea, un centro UAV della “Terza Brigata” e un deposito di droni.
Durante l’operazione, un jet israeliano ha identificato militari iraniani intenti a caricare missili e li ha “eliminati”, secondo quanto riferito nel comunicato ufficiale.
“L’esercito israeliano continuerà a condurre attacchi in tutto l’Iran per eliminare le minacce dirette alla sicurezza di Israele”, ha concluso l’IDF.
Questo attacco rappresenta una delle operazioni aeree più coordinate e complesse degli ultimi anni, intensificando le tensioni già elevate tra Israele e Iran, in un contesto regionale in costante deterioramento.