
(AGENPARL) – Mon 16 June 2025 COMUNICATO STAMPA DEL 16 GIUGNO 2025
CANOSA DI PUGLIA (BT) E BARI (BA). CARABINIERI, INDAGINE DIOMEDE: 19 MISURE
CAUTELARI – 8 CARCERE, 9 ARRESTI DOMICILIARI, 2 OBBLIGO DI DIMORA- ESTORSIONE
IN CONCORSO AGGRAVATA DAL METODO MAFIOSO, VENDITA E PORTO ILLEGALE IN
LUOGO PUBBLICO DI ARMI E MUNIZIONI DA GUERRA, ASSOCIAZIONE FINALIZZATA AL
TRAFFICO ILLECITO DI SOSTANZE STUPEFACENTI.
Questa mattina, 150 Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani e del
Comando Provinciale di Foggia – supportati da personale del 6° Nucleo Elicotteri, dallo Squadrone
Eliportato Cacciatori Puglia e dal Nucleo cinofili di Modugno – hanno dato esecuzione – nella città di
Canosa di Puglia e Bari, all’ordinanza di custodia cautelare -emessa dal GIP del Tribunale di Bari su
richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia- nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di
colpevolezza nel procedimento a carico di 19 soggetti indagati per più episodi di estorsione in
concorso aggravata dal metodo mafioso, vendita e porto illegale in luogo pubblico di armi e
munizioni da guerra, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento cautelare è l’esito di attività investigativa -condotta da aprile 2022 a novembre
2023 sotto la direzione della DDA di Bari, dalla Sezione Operativa della Compagnia di Andria, con il
supporto nella preliminare fase investigativa della Sezione Operativa della Compagnia CC di Cerignolaoriginata da approfondimenti investigativi esperiti a seguito di un arresto in flagranza, nel
corso del quale erano state sottoposte a sequestro due armi clandestine, munizionamento da
guerra e sostanza stupefacente del tipo cocaina e hashish.
Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip (fatta salva la valutazione nelle successive fasi
processuali condotta anche alla luce del contributo della difesa) la successiva attività investigativa,
compiuta attraverso analisi di tabulati telefonici, intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche,
visione di sistemi di videoregistrazione, servizi di osservazione pedinamento e controllo, nonché
acquisizioni documentali ed analisi delle copie forense dei telefoni cellulari sottoposti a sequestro, ha
permesso di:
individuare un’organizzazione criminale -dedita, prevalentemente al traffico di sostanze
stupefacenti, ma anche alle estorsioni ed alla compravendita di armi- al vertice della quale -sulla
scorta della ricostruzione investigativa- si collocherebbe un pregiudicato canosino -attualmente
ristretto presso la Casa Circondariale di Siracusa- il quale, nonostante la detenzione
inframuraria, manteneva la direzione del clan, impartendo direttive ai sodali;
disvelare la pianificazione, l’organizzazione ed il compimento di gravi attività estorsive in
pregiudizio di alcuni giostrai giunti nel Comune di Canosa di Puglia in occasione della festa
patronale;
acclarare il consolidamento del legame stretto dalla locale compagine criminale con alcuni
appartenenti al clan Strisciuglio di Bari, da cui il gruppo si era rifornito di armi, anche da
guerra;
accertare la pianificazione di azioni di sangue nei confronti dei gruppi antagonisti, finalizzate
all’acquisizione della primazia nel controllo dello smercio delle sostanze stupefacenti sulle
piazze di spaccio locali;
documentare una serie di condotte antigiuridiche inerenti all’attività di spaccio di sostanze
stupefacenti posta in essere dal gruppo -organizzato in una struttura piramidale e gerarchizzatache agiva nel centro storico e nella zona 167 di Canosa di Puglia, anche esercitando un
assiduo controllo e presidio territoriale delle zone di spaccio. I relativi proventi -quantificati
in circa tremila euro al giorno- confluivano in una cassa comune;
decifrare il linguaggio criptico utilizzato dagli spacciatori nelle interlocuzioni telefoniche con
gli acquirenti, finalizzato a dissimulare il reale significato delle richieste e degli accordi per
la consegna della droga;
ricostruire i canali di approvvigionamento dello stupefacente che veniva acquistato dal
gruppo -in ingenti quantitativi- da Cerignola e Bari, per poi essere destinato allo smercio al
dettaglio sulle piazze controllate.
Per 8 gli indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere; 9 degli indagati sono stati collocati
agli arresti domiciliari mentre per 2 è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune
di residenza.
Nel corso dell’indagine, a riscontro dell’attività delittuosa documentata per il tramite di attività
tecniche di intercettazione telefonica, ambientale, telematica, si è proceduto ad eseguire:
– 20 segnalazioni per illeciti amministrativi ex art. 75 DPR 309/90 ad altrettanti acquirenti;
– 10 arresti, nei confronti di altrettanti indagati, perché trovati in possesso di sostanza
stupefacente ed armi;
– Al sequestro di 1 kg di droga, tra cocaina e hashish;
– Al rinvenimento e sequestro di una piantagione di marijuana;
– Al sequestro di 3 pistole con circa 100 proiettili e 100 cartucce a pallettoni per fucile;
– al sequestro di munizioni da caccia, di una canna di fucile (doppietta) di provenienza illecita e
di un’autovettura oggetto di furto.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della
misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa
degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere
accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.
Comando Provinciale Carabinieri di Barletta-Andria-Trani
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