
Almeno 100 persone sono state uccise, decine ferite e molte altre risultano disperse in seguito a un attacco brutale condotto da un gruppo di uomini armati nel villaggio di Yelewata, situato nello Stato di Benue, nella Nigeria centrale. L’assalto è iniziato venerdì sera e si è protratto fino a domenica.
Amnesty International ha denunciato che gli aggressori hanno rinchiuso intere famiglie nelle abitazioni e le hanno poi date alle fiamme, causando un massacro di civili inermi. L’organizzazione ha chiesto alle autorità nigeriane di indagare con urgenza sull’accaduto e di garantire protezione alle popolazioni locali.
Lo Stato di Benue, parte della cosiddetta “Cintura Centrale”, è teatro da anni di sanguinosi conflitti tra pastori e agricoltori per il controllo delle terre agricole. La situazione è resa ancora più instabile dalla presenza di gruppi armati che agiscono con impunità. Solo lo scorso mese, attacchi simili nella stessa regione avevano causato la morte di 42 persone.
Le autorità nigeriane sono ora sotto pressione per garantire sicurezza alla popolazione e fermare l’escalation di violenza che sta colpendo duramente le comunità rurali. Il bilancio dell’attacco potrebbe aggravarsi ulteriormente nelle prossime ore, mentre proseguono le ricerche dei dispersi.
